Red
15 dicembre 2011
Alghero omaggia Nijinsky, il ballerino di Dio
La regia del lavoro e l´interpretazione del protagonista sono affidate ad Enrico Fauro, il montaggio e gli effetti ad Andrea Casu, le riprese a Michele Simula, Andrea Casu e Massimo Pinna, mentre le scenografie e l´allestimento sono di Tonino Serra
ALGHERO - Il 23 dicembre, alle 18.30, nelle aule della Facoltà di Architettura in piazza Pino Piras, si apre la Mostra Biografica curata dell'Associazione Teatrale AnalfabElfica dal titolo “Nijinsky, il ballerino di Dio”. Orari: mattina 11,00-13,00; sera 17,00-21,30 con ingresso libero. Evento inserito nei festeggiamenti per il Cap d'Any ad Alghero.
Dopo il debutto dello spettacolo teatrale “Nijinsky” al Teatro Civico di Alghero il 28 dicembre 2010, l’Associazione Teatrale AnalfabElfica, alla luce delle ulteriori ricerche condotte nell’arco del 2011 sul noto ballerino russo, ha fatto confluire la prima stesura rappresentata nel 2010 in un nuovo riadattamento video, ancora più fedele alle dinamiche storiche, il quale mette in risalto personaggi che per ragioni di sintesi teatrale non era stato possibile inserire nel precedente lavoro.
Il progetto, nato per migliorare la diffusione di una produzione che per numero di interpreti e scenografie si rivela di complessa esportabilità – più di 70 le persone impegnate nell’allestimento, fra attori, scenografi, costumisti e tecnici – ha valicato i limiti dello spettacolo teatrale, ridisegnando i contorni di una scena fuori dai confini stessi della scena. Il testo di Enrico Fauro come omaggio al ballerino che divise la storia della danza di tutti i tempi in “prima e dopo Nijinsky”, è stato pensato per riportare all’evidenza della memoria le innovazioni rivoluzionarie di cui fu artefice e alle quali la danza moderna deve la propria origine prima.
Un omaggio anche all'uomo attraverso un video che dipana la vita di Nijinsky dalla sua infanzia alla terribile fine in manicomio, e che, planando dalla sommità tetti di Parigi, si inabissa nei sentieri del Cimitero di Montmartre, un luogo “sepolto” sotto i cavalcavia della chiassosa modernità. La regia del lavoro e l'interpretazione del protagonista sono affidate ad Enrico Fauro, il montaggio e gli effetti ad Andrea Casu, le riprese a Michele Simula, Andrea Casu e Massimo Pinna, mentre le scenografie e l'allestimento dell'esposizione all'abilità creativa del flower interior designer Tonino Serra che realizza l'ambientazione del testo con innovazione, attraverso una moderna rilettura della tradizione settecentesca della silhouette.
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