S.A.
21 novembre 2011
Rally d´Italia in Sicilia: la protesta sarda
Il Governatore sardo scrive all´Aci dopo la decisione di trasferire nel 2012 in Sicilia la tappa italiana del Mondiale. L'Isola perde sempre più peso
CAGLIARI - «Il Rally d’Italia e la Sardegna sono diventati nel tempo un binomio inscindibile, il cui valore, anche simbolico, deve essere tutelato e ulteriormente valorizzato».
Inizia così la lettera del governatore Cappellacci al presidente dell’Aci, Enrico Gelpi, e al presidente della Commissione Sportiva Automobilistica Italiana, Angelo Sticchi Damiani. Dopo la decisione di spostare nel 2012 la tappa italiana del Mondiale in Sicilia il Governatore sardo spiega nella nota la disponibilità della Giunta «a sottoscrivere, entro la fine del corrente mese, una specifica intesa formale».
«La manifestazione – conclude il presidente della Regione - è un fiore all’occhiello della tradizione dell’automobilismo sportivo italiano e la Giunta regionale della Sardegna intende fare ogni sforzo per mantenerne lo svolgimento nella nostra Isola, quale unica tappa nazionale del circuito mondiale».
|