S.A.
4 novembre 2011
Pagamenti non tutelati: imprenditori furiosi
Il Parlamento rinvia al 2013 l’attuazione della normativa europea, che tutela le imprese contro i ritardi di pagamento da parte della Pubblica Amministrazione nelle transazioni commerciali. Confartigianato chiede il sostegno della Regione
ALGHERO - Il Parlamento rimanda, al 2013, il recepimento della direttiva UE sui ritardati pagamenti, «è un ennesimo schiaffo per gli imprenditori» denunciano da Confartigianato Sardegna. «Così – dichiara Giovanni Battista Idda – si rinvia l’attuazione della normativa europea, che tutela le imprese contro i ritardi di pagamento da parte della Pubblica Amministrazione nelle transazioni commerciali, che fissa a 30 giorni (elevato a 60 solo in casi particolari) il limite di tempo per effettuare i pagamenti, oltre il quale scattano gli interessi di mora».
Secondo il Presidente degli Edili di Confartigianato Sardegna «se gli artigiani non ricevono in tempo i compensi e di conseguenza non possono saldare le fatture, e chiudere le partite aperte. Dopodiché vedono ridotto al lumicino il credito da parte delle Banche e, come un colpo mortale finale, inesorabilmente arrivano le cartelle dell’Agenzia delle Entrate e dell’Ente di Riscossone che entro 60 giorni devono essere onorate».
"Bocciati" dal Parlamento, Confartigianato Imprese Sardegna si appella alla Regione e invita gli Assessorati alla Programmazione e Bilancio e ai Lavori Pubblici, a farsi portavoce verso il Governo Nazionale affinché «assuma un atteggiamento di responsabilità mantenendo nel disegno di legge comunitaria 2011 la direttiva sui ritardati pagamenti, che del resto esclude dal campo di applicazione i contratti pregressi, ma
assicurerebbe per il futuro alle imprese pagamenti nei tempi stabiliti.
Fare il contrario significherebbe mettere le imprese in ulteriore
difficoltà in un momento tra i più critici attraversati dal nostro Paese».
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