S.A.
27 settembre 2011
Vacanze da emigrati: ritorno nell´isola
Il “Soggiorno anziani in Sardegna” prevede il ritorno di emigrati ultra 65enni, partiti dall’isola oltre 40 anni fa e che non siano in grado di sostenere le spese per una vacanza
CAGLIARI - «L'emigrazione è una risorsa importante per la società sarda ed è necessario continuare a valorizzarla. Un patrimonio umano e culturale da non sottovalutare, che ha contribuito a far conoscere la nostra terra in tutto il mondo». Lo ha detto l’assessore del Lavoro, Antonello Liori, questa mattina (martedì), durante la presentazione del progetto di solidarietà "Soggiorno anziani in Sardegna", promosso e finanziato dall’Assessorato regionale.
L’assessore Liori si è anche intrattenuto con gli anziani emigrati sardi, provenienti da Australia, Canada e Stati Uniti, che stanno partecipando al progetto e resteranno in Sardegna fino al 7 ottobre. Ogni anno l’Assessorato cura una serie di progetti regionali, definendo le tematiche, le linee di intervento e individuando i soggetti organizzatori: «Tra questi, nel 2010, anche i ‘Progetti di solidarietà in favore degli anziani. Infatti, considerando che lo spirito della legge è rivolto a sviluppare solidarietà ed integrazione sociale, – ha spiegato Liori – si è valutata come opportuna questa iniziativa dedicata a quegli emigrati che, nonostante il passare degli anni, hanno mantenuto legami stabili con la propria terra».
Il “Soggiorno anziani in Sardegna” prevede la visita di emigrati ultra 65enni, partiti dall’isola oltre 40 anni fa e che non siano in grado di sostenere le spese per tornarci anche se solo per una vacanza. Per realizzare e organizzare questo progetto le organizzazioni dei sardi nel mondo sono i referenti naturali, in questo caso il progetto è stato affidato all’Istituto autonomo sardo “Fernando Santi”.
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