Red
21 settembre 2011
Strage nell´oasi, denuncia Lipu
Lettera indirizzata alle massime autorità politiche e istituzionali della Regione Sardegna al fine d´intervenire con immediatezza per risolvere quello che viene definito un fatto «gravissimo»
ALGHERO - La notizia pubblicata da Alguer.it circa il mancato rinnovo della convenzione tra Provincia di Sassari e Regione Sardegna, che impone il divieto di caccia nella zona di ripopolamento dell'oasi faunistica tra Surigheddu e Matteattu, con orde di cacciatori che si riversano nelle campagne della zona, crea una vera e propria sommossa di cittadini e associazioni. Dettagliata lettera della Lipu indirizzata alle massime autorità politiche e istituzionali della Regione Sardegna al fine d'intervenire con immediatezza per risolvere quello che viene definito un fatto «gravissimo». Di seguito il testo integrale.
La LIPU, Coordinamento Regione Sardegna e Delegazione Provincia di Sassari, in data 20 settembre 2011 ha appreso con estrema preoccupazione che, a causa di una “disattenzione” della Provincia di Sassari, è stata autorizzata l’apertura della caccia nei terreni di Mamuntanas, Surigheddu e Matteattu. Riteniamo che quest’ atto sia gravissimo in quanto dimostra che un’istituzione pubblica non è stata in grado di prevedere la scadenza di una convenzione così importante. Giudichiamo ancor più grave il fatto che si evince come, evidentemente, non si abbia la minima percezione della valenza ambientale ed ecologica di queste aree per numerose specie di uccelli. Le zone sopra citate sono infatti, da diversi anni, oggetto di uno studio da parte degli ornitologi della nostra associazione e non solo. Il Lago di Surigheddu rappresenta una delle due aree principali di foraggiamento per il Falco Pescatore per il quale la LIPU, grazie a una convenzione con Parco Naturale Regionale di Porto Conte, sta tentando la ricolonizzazione nel territorio algherese. L’area di Surigheddu inoltre è luogo di svernamento per gli uccelli acquatici più importanti della provincia di Sassari e molte specie in pericolo d’estinzione (es. moretta tabaccata e il fistione turco). Probabilmente, chi di dovere ignora che il fiume che da Surigheddu arriva a Mamuntanas e poi nella Laguna del Calich è una delle aree più importanti di riproduzione del Pollo sultano e dell’Airone rosso, e pochi sanno che il Cuculo dal ciuffo, inserito nella Lista Rossa, nidifichi in quell’area, una delle poche aree di nidificazione in tutta Italia. Quanto sopra rappresenta una minima parte del vero valore ambientale di quelle aree ed è paradossale come sino ad oggi queste zone non siano mai state identificate come oasi permanenti di protezione faunistica e venatoria. Sparisce in tal modo, nel territorio di Alghero, un’importante area di svernamento e riproduzione per specie di uccelli minacciate e che sino ad oggi aveva contribuito a ripopolare anche le aree circostanti dove si può praticare la caccia: un vantaggio per i cacciatori che però oggi vanno ad incidere pesantemente su un habitat che, per assurdo, ha consentito loro di poter continuare ad avere dei carnieri “decenti”. Una situazione davvero grave, confermata anche dal puntuale intervento del Presidente del Parco Regionale di Porto Conte Francesco Sasso, che va fermata subito e per la quale ci attiveremo strenuamente.
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