Red
20 settembre 2011
Strage nell´oasi faunistica algherese
Scade la convenzione tra Provincia di Sassari e Regione Sardegna e domenica scorsa orde di cacciatori hanno invaso l´oasi faunistica all´ingresso di Alghero. L´intervento di Francesco Sasso
ALGHERO - Tutti a caccia di conigli selvatici, allodola, alzavola, beccaccia, beccaccino, cesena, codone, colombaccio, cornacchia grigia, fischione, folaga, frullino, gallinella d'acqua, germano reale, ghiandaia, merlo, mestolone, moretta comune, moriglione, pavoncella, porciglione, quaglia, tordo bottaccio e tordo sassello (le specie consentite) nell'oasi faunistica algherese.
Sarebbe a causa di una dimenticanza imputabile a Palazzo Sciuti, il mancato rinnovo della convenzione tra Provincia di Sassari e Regione Sardegna per la tutela dell'oasi faunistica di Surigheddu, Mamuntanas e Matteattu. E così domenica scorsa (18 settembre) orde di cacciatori si sono infiltrati nelle campagne alle porte di Alghero per la battuta di caccia consentita dal calendario venatorio in vigore.
Sulla delicata questione si registra l'interessamento del capogruppo Udc in consiglio comunale ad Alghero, nonché presidente del parco Regionale di Porto Conte, Francesco Sasso, che chiede al sindaco Marco Tedde di adoperarsi immediatamente «affinché venga ripristinato il vincolo alla caccia, per non compromettere irrimediabilmente un polmone faunistico conservato negli ultimi trent'anni».
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