Campo di Maria Pia negato alla neonata società sportiva dilettantistica Alguerugby. I dirigenti diffidano il Comune di Alghero affinché applichi il regolamento sull´utilizzo degli impianti sportivi. Tutte le immagini di Alguer.tv
ALGHERO - Dalla passata stagione l'Alguerugby disputa i campionati giovanili giocando le proprie partite “in casa” sui campi di Sassari, Olbia e Olmedo, con il disagio di decine di ragazzi e bambini che con le loro famiglie si vedono costretti a continui pellegrinaggi. E così un centinaio tra giovanissimi atleti, dirigenti e genitori hanno preso parte sabato sera ad una clamorosa, quanto colorata, manifestazione di protesta contro l’amministrazione comunale di Alghero.
Assordante l’urlo che si leva dalla Piazza Porta Terra: «Dopo un anno di attesa, l’amministrazione continua a tacere in modo omertoso alle continue richieste». Le istanze avanzate dalla società riguardano l'utilizzo del campo comunale di Maria Pia, l’unico della città, per sei ore alla settimana pagando la tariffa stabilita e accollandosi le spese di pulizia. Niente da fare però. Da Sant’Anna non arrivano risposte. Una guerra che va avanti ormai da troppo tempo, ma oggi, in concomitanza con l’inizio dei campionati, si fa più pressante.
«In modo del tutto illegittimo - spiegano dalla dirigenza della società - il regolamento comunale che norma l’utilizzo degli impianti sportivi viene grossolanamente eluso dall’amministrazione Tedde a discapito della nuova società rugbystica algherese e dei suoi atleti». Nel frattempo il presidente Fabio Corbia ha provveduto a diffidare pubblicamente Sindaco e amministratori affinchè gli venga concesso l’utilizzo dell’impianto. «Decorsi quindici giorni senza che il Comune abbia provveduto - si legge nella diffida - impugnerà il silenzio illegittimamente serbato dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale per la Sardegna al fine di ottenere l’accertamento dell’obbligo di provvedere sulle istanze».