Red
13 agosto 2011
Manovra: scure sugli italiani Spariscono 38 province
Tasse e balzelli che colpiranno in particolare i ceti medi e le famiglie italiane, denunciano dalle opposizioni che si dicono profondamente preoccupate. Delusione e preoccupazione degli enti locali. Sfatato il "mito" Berlusconi che dopo 17 anni di menzogne ammette: metterò le mani in tasca agli italiani
![Manovra: scure sugli italiani. Spariscono 38 province](https://www.alguer.it/img/tremonti-berlusconi-12.jpg)
ROMA - Tassa di solidarietà. Colpiti i dipendenti pubblici che non tagliano spese. Tfr dopo due anni. Chi non emette scontrini rischia la chiusura, Irpef più alta per gli autonomi; Niente ponti festivi e stretta su evasione fiscale. A rischio la tredicesima per gli statali. Tagli ai disabili. Forte pressioni sugli enti locali. Spariscono 38 Province, di cui addirittura sei in Sardegna (si salvano solo Sassari e Cagliari). Nell'Isola, infatti, figurano le province del Medio Campidano 102.409 abitanti, Nuoro 160.677, Ogliastra 57.965, Olbia Tempio 157.859, Oristano 166.244.
Il Cdm ha dato il via libera alla manovra (bisognerà vedere se passerà indenne il Parlamento). «Con il voto all'unanimità del Consiglio dei ministri abbiamo approvato la manovra che va nella direzione che la Banca centrale europea aveva indicato" ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in conferenza stampa. "Il nostro cuore gronda sangue per mettere le mani in tasca agli italiani - ha dichiarato il premier - La manovra è equilibrata con tagli e, come logico, con imposizioni». «Il nostro cuore - ha sottolineato - gronda sangue quando pensiamo che uno dei vanti di questo governo era quello di non aver mai messo le mani nelle tasche degli italiani, mi cito tra virgolette, ma la situazione mondiale è cambiata e abbiamo di fronte la più grande sfida planetaria ed è una sfida che ha colpito il paese numero uno dell'economia mondiale come gli Stati Uniti d'America».
Berlusconi ha spiegato che il provvedimento avrà un'entità di 20 miliardi per il 2012 e di 25,5 per il 2013. «Non subiranno tagli le opere di edilizia relative a scuole e carceri» ha assicurato, mentre ci sono "numerosi interventi" sui costi della politica che «credo siano addirittura eccessivi rispetto a ciò che sarebbe giusto fare, ma abbiamo seguito i desiderata di tanti cittadini che guardando le proprie condizioni hanno ritenuto che i parlamentari avessero delle entrate eccessive». «Abbiamo dimezzato - ha proseguito - il numero di coloro che occupano posti elettivi nei Consigli regionali, provinciali e comunali e il numero di poltrone che sono state eliminate è intorno alle 54mila».
«Non ritengo che sia necessaria la fiducia - ha poi aggiunto - perché anche le forze dell'opposizione negli interventi recenti che hanno fatto hanno dimostrato di essere assolutamente responsabili per quanto riguarda qualche cosa che non riguarda la nostra situazione politica interna ma che ci è dettata dall'emergenza internazionale». Berlusconi ha scandito: «Siamo personalmente addolorati, ma siamo soddisfatti, anche dell'apporto che hanno dato tutti i ministri. Abbiamo dentro di noi la sensazione di aver fatto fino in fondo il nostro dovere. Abbiamo lavorato febbrilmente giorno e notte: un ringraziamento va al ministro Tremonti e ai suoi collaboratori e un grazie a tutti gli altri ministri, tutti hanno dato un grande contributo».
«Come è uscita, questa manovra non è in grado di rispondere ai problemi», ha commentato il segretario del Pd, Pierluigi Bersani. Secondo Bersani gli interventi previsti «non sono sopportabili e non prevedono nulla per la crescita. Tremonti ha parlato di una ristrutturazione della manovra, qui non c'è proprio nulla di questo ma si anticipa semplicemente una manovra che i mercati avevano giudicato già inadeguata. Si anticipa una fantomatica delega assistenziale, con una clausola che dice "se non riusciamo a completare la delega, tagliamo le detrazioni al 20%". Questo vuol dire caricare tutto sulle famiglie ed è insostenibile. Quando ieri dicevo al governo "non fatevi tremare i polsi", oggi devo prendere atto che gli sono tremate le gambe. Questi qui - ha detto ancora Bersani riferendosi ai componenti del governo e della maggioranza - vorranno prendere in giro il Paese».
Antonio Di Pietro. «Finalmente il governo ha mostrato le carte. Carte piene sia di ombre sia di luci, ma noi dell'Idv faremo fino in fondo il nostro dovere per evitare che la nave cali a picco» il leader dell'Idv. Critico il vicepresidente di Fli, Italo Bocchino: «Il provvedimento del governo per superare la crisi è l'esatto opposto di ciò che serve al Paese e agli italiani. Si potrebbe sintetizzare con lo slogan più tasse e meno servizi». La manovra preoccupa anche l'Udc. «Questa manovra si presenta priva di elementi strutturali e infarcita di tasse e balzelli che colpiranno in particolare i ceti medi e le famiglie italiane - dice in una nota Gian Luca Galletti - saremo responsabili, come sempre, ma la nostra preoccupazione è altissima».
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