Il sì definitivo dell´Aula è arrivato con 314 voti a favore, 280 contrari e due astenuti. Presente anche il Premier Silvio Berlusconi. Napolitano ha promulgato la legge di conversione del decreto
ROMA - Dopo il voto di fiducia al Senato, la Camera approva la manovra. Il sì definitivo dell'Aula è arrivato con 314 voti a favore, 280 contrari e due astenuti. Presente anche il Premier Silvio Berlusconi che si difende dall'accusa di latitanza lanciata dall'opposizione dichiarandosi entusiasta per l'operazione dell'esecutivo per un'«Italia è più forte».
Un
salasso da 70 miliardi di euro in due anni, 23 miliardi nel 2013 e 47 miliardi a regime nel 2014, con un aumento della pressione fiscale dall'1,2% a 43,7. Nuovo primato del debito pubblico a maggio: Banca d'Italia lo certifica a 1.897,472 miliardi di euro, in crescita dello 0,36% rispetto ai 1.890,516 del precedente massimo storico toccato ad aprile. Altalena a Piazza Affari.
«Si è trattato di una prova straordinaria di consapevolezza e di coesione nazionale, che rafforza la fiducia nell'Italia delle istituzioni europee e dei mercati». Lo ha dichiarato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ha promulgato la legge di conversione del decreto che contiene la manovra economica quadriennale. Il Pd ha annunciato una proposta di legge per la soppressione dei ticket sanitari con un taglio ai costi della politica per garantirne la copertura.
Nella foto: Giulio Tremonti e Silvio Berlusconi