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Red 13 luglio 2011
Strascico notturno sottocosta: multato
Un peschereccio di stanza nel porto di Porto Torres è stato intercettato dalla Guardia Costiera nel Golfo dell’Asinara. Utilizzava anche una rete con maglie di dimensione inferiore ai 50mm. Più di 4mila euro la multa
Strascico notturno sottocosta: multato

PORTO TORRES - Nell’ambito dell’attività di controllo in materia di pesca marittima, questa notte, all'una circa, un peschereccio di stanza nel porto di Porto Torres è stato intercettato dalla Guardia Costiera nel Golfo dell’Asinara, mentre era intento a strascicare ad una distanza inferiore alle 3 miglia dalla costa, su un fondale di circa 22 metri.
Immediatamente, è stato ordinato al Comandante dell’unità da pesca di interrompere l’attività illegale e di seguire, per gli accertamenti del caso, il mezzo della Guardia Costiera presso la banchina della Capitaneria di Porto di Porto Torres.

Dai primi controlli sarebbe emerso che a bordo dell’unità da pesca era presente una rete lunga 26 metri circa, sequestrata dai militari, ed una quantità di pescato pari a 30 kg che, una volta acquisito il nulla osta da parte del Veterinario, è stato dato in beneficenza. Al Comandante dell’unità da pesca sono stati elevati due verbali amministrativi pari ad un valore di 2001,81 euro ciascuno: con il primo si è contestato l’esercizio della pesca a strascico in zona vietata (ovvero ad una distanza inferiore alle 3 miglia nautiche dalla costa su un fondale inferiore a 50 metri) mentre con il secondo è stata contestata la pesca con attrezzo di pesca vietato (ovvero l’utilizzo di rete con maglie di dimensione inferiore ai 50mm sul relativo sacco di forma romboidale).

L’operazione di vigilanza pesca – che rientra nei compiti istituzionali del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto tesi al rispetto della stringente normativa comunitaria, nazionale e regionale in materia di pesca marittima - è stata posta in essere dalla Capitaneria di porto di Porto Torres secondo le linee di impiego dei mezzi disposte dal Contrammiraglio Franco G. Persenda, Direttore Marittimo del Nord Sardegna, che prevede l’utilizzo dei mezzi navali in dotazione a tutti i comandi della Guardia Costiera del Nord Sardegna “a rotazione” nonché l’impiego di unità “civetta”, ovvero comuni unità da diporto prive di insegne di riconoscimento.

Tale nuova modalità di intervento nasce dalla necessità di eludere il fenomeno dei cosiddetti “pali”, molto usato nel Nord Sardegna, che monitorano l’entrata e l’uscita delle unità navali della Guardia Costiera, al fine di “avvisare” le unità da pesca intente ad attività di pesca illegale. In questo caso, il battello utilizzato dai militari della Guardia Costiera di Porto Torres è stato appositamente trasferito in via temporanea dal Comando de La Maddalena.



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