Antonio Burruni
28 giugno 2011
Bruno Caneo: un algherese alla corte dell´Inter
L´ex calciatore algherese e secondo allenatore del Genoa sino alla passata stagione, continuerà a far parte dello staff di Gasperini, neo allenatore dell´Inter, nella nuova avventura milanese
ALGHERO - «Bruno per me è indispensabile. Ho convinto il presidente ad ingaggiarlo, sottolineando non solo la bravura in campo, ma anche la straordinaria moralità della persona. Senza di lui, mi sarei sentito quasi orfano. Moratti ha capito, apprezzato e…ingaggiato Bruno». Nelle parole di Gian Piero Gasperini raccolte dal giornalista Costanzo Spineo per “La Nuova Sardegna”, si percepiscono le qualità ed il rapporto tra il neo allenatore dell’Inter e l’algherese Bruno Caneo, ex viceallenatore del Genoa ed ora nello staff tecnico dei nerazzurri. Uno staff corposo, visto che ai già presenti Beppe Baresi (viceallenatore), Daniele Bernazzani (assistente tecnico) ed Alessandro Nista (preparatore dei portieri), Gasperini ha portato con se Caneo (collaboratore ed osservatore), Luca Trucchi (preparatore atletico) ed Andrea Scanarino (si occuperà del recupero fisico degli infortunati).
Le storie professionali dei due tecnici, si sono spesso incrociate in passato. Nel novembre 81, Caneo arriva a Palermo, dove resterà fino al termine della stagione. Li, Gasperini è è arrivato tre stagioni prima e ci rimarrà fino al 1983. E l’algherese è in campo con la fascia da capitano del Pisa quando Gasp esordisce in Serie A, il 20 settembre 1987, nella prima vittoria nella massima serie del Pescara, nel match che i biancocelesti vincero per 2-1 all’Adriatico con una rete proprio del neo allenatore dell’Inter su calcio di rigore (ironia della sorte, il portiere del Pisa era Alessandro Nista, attuale preparatore dei portieri della compagine meneghina). Poi, dal 2006, il loro rapporto professionale cresce da tecnici sulla panchina del Genoa.
Da calciatore, dopo aver esordito in Serie D col Thiesi, fu ingaggiato dalla Roma per la stagione 1976/77, ma non esordì. L’anno dopo giocò in Serie C a Prato e, nel 1978/79, contribuì alla promozione in Serie B del Parma, con cui esordì nella Cadetteria. Campionato sfortunato per i ducali, che retrocessero subito. Il 1980/81, fa la prima conoscenza col Genoa, indossando la maglia rossoblu e conquistando la promozione in Serie A. La stagione successiva, debutta nella massima serie, in una gara disputata a Como, il 20 settembre 1981 e terminata in parità, 1-1. E’ questa, la prima di tre presenze; poi, l’avventura in A si interrompe, perché il centrocampista, il mese dopo, va a giocare in Serie B col Palermo. Dal settembre 1982 all’estate del 1984, gioca nella stessa categoria col Perugia e poi, l’anno successivo, nel Pisa e con i toscani, risale nella massima serie. Resta alla corte del vulcanico presidente Romeo Anconetani per quattro stagioni (due in A, con due retrocessioni ed altrettante in B, con due promozioni) e ne diventa anche capitano. Nel 1988/89, va a giocare a Cosenza, neopromosso in Serie B dopo ventiquattro anni di assenza. Smette l’anno dopo, ancora con la maglia dei calabresi.
Da allenatore, ha iniziato a Mantova dove, da vice allenatore, è rimasto dal 1991 al 1994 (promosso in Serie C1 al termine della stagione 1992/93). Nel 1995/96, va ad allenare il Cecina in C2, l’anno dopo scende in Serie D per sedere sulla panchina del Messina. Sempre nel Campionato Nazionale Dilettanti, torna in Liguria nel 1997/98 per allenare il Savona, poi torna in Calabria per due stagioni a Rende (1998-2000). Dal 2001 e per due stagioni, ha allenato la formazione Primavera del Parma, mentre, dal 2006 al 2011 è stato viceallenatore del Genoa. Due le sue presenze da capo allenatore sulla panchina rossoblu e sempre al Marassi, “grazie” a due squalifiche di Gasperini: il 13 aprile 2008 (3-0 al Torino) ed il 28 ottobre 2009 (vittoria contro la Fiorentina). Ora, la nuova avventura nerazzurra parte da Pinzolo: prossima fermata il 6 agosto a Pechino, dove si disputerà la SuperCoppa di Lega contro il Milan.
Nella foto: Bruno Caneo
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