S.A.
14 giugno 2011
Muore Comincioli, il Berlusconi dell´Isola
L´uomo di riferimento per la Sardegna di Silvio Berlusconi era ricoverato da tempo all´ospedale San Raffaele di Milano dove è morto la notte scorsa. E´ stato il primo coordinatore regionale di Forza Italia
MILANO - E' morto la notte scorsa all'età di 75 anni l'ex senatore, Romano Comincioli. L'uomo di riferimento per la Sardegna di Silvio Berlusconi era ricoverato da tempo all'ospedale San Raffaele di Milano.
Attualmente ricopriva il ruolo di Questore del Senato della Repubblica ma per molti anni ha deciso le sorti del partito del Premier nell'Isola. Nella discesa in campo berlusconiana, nel 1994, venne nominato il primo coordinatore regionale di Forza Italia. Con la crisi del partito crescente, nel 2010 era stato nuovamente mandato dal Premier per sollevare le sorti del Pdl in Sardegna; le condizioni di salute non gli hanno permesso di proseguire nel mandato.
Cordoglio. «Sono profondamente costernato per la morte del senatore Romano Comincioli, a cui mi legava una lunga amicizia». Lo dichiara Edoardo Tocco, consigliere regionale del PdL. «Il senatore – prosegue – era per me, e per tanti altri colleghi consiglieri e militanti in Forza Italia prima e nel PdL oggi, un vero punto di riferimento a Roma. Un politico che ha sempre amato la Sardegna e che si è sempre interessato per il bene dei sardi».
«Un amico sincero, prodigo di consigli e allo stesso tempo un politico la cui autorevolezza era pienamente riconosciuta anche all’esterno del partito di appartenenza». Così il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, ha ricordato il senatore del Popolo della Libertà, scomparso nella notte. «Ricordo bene - ha aggiunto Cappellacci - il suggerimento che mi diede quando sono stato indicato come assessore alla Programmazione: fai in modo di essere tu a cambiare la politica ed evita che sia la politica a cambiare te. Abbiamo condiviso numerose battaglie e Romano aveva la capacità di saper leggere con grande equilibrio le diverse situazioni, sia nei momenti esaltanti che nelle gravi difficoltà».
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