Gianni Marti
24 febbraio 2005
Battesimo di Fuoco, ad Alghero presentazione del libro di Sardus Fontana
Una scrittura felice, a tratti anche arguta, quella di Sardus Fontana, che dà forma, forse senza che l’autore neppure se lo proponga consapevolmente, a una visione della guerra quasi minimale, in cui gli aspetti più drammatici e persino tragici del conflitto
ALGHERO - Sabato 26 febbraio, alle ore 09.00, presso l’Aula magna del Liceo Scientifico “E. Fermi” di Alghero, avrà luogo la presentazione del volume di Sardus Fontana “Battesimo di Fuoco”, edito da Cuec/Centro di Studi Flologici Sardi. Pubblicato nel 1934, Battesimo di fuoco è un volume di memorie sull’eroico ingresso della Brigata Sassari nel terribile palcoscenico della Grande Guerra. L’opera si articola in venticinque brevi capitoli costruiti come altrettanti bozzetti intorno a episodi, personaggi o luoghi. Una scrittura felice, a tratti anche arguta, quella di Sardus Fontana, che dà forma, forse senza che l’autore neppure se lo proponga consapevolmente, a una visione della guerra quasi minimale, in cui gli aspetti più drammatici e persino tragici del conflitto, pur non essendo in alcun modo censurati, si stemperano pressoché naturalmente nelle sequenze della vita quotidiana dei fanti al fronte. Scene, insomma, di vita collettiva, programmaticamente lontane dall’orrore della guerra combattuta.
Alla presentazione parteciperanno il Sindaco di Alghero Marco Tedde, il Dirigente del Liceo Scientifico “E. Fermi” di Alghero Antonello Colledanchise, il Direttore Generale Ufficio Scolastico della Sardegna Armando Pietrella, l’Assessore Regionale alla Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport Elisabetta Pilia e il Presidente Consiglio Regionale della Sardegna Giacomo Spissu. Infine sono stati programmati gli interventi del Direttore della Fondazione Istituto di Studi Storici “Giuseppe Siotto Aldo Accardo, del Generale Comandante Brigata Sassari Natalino Madeddu, del Direttore del Centro di Studi filologici Sardi dell’Università di Cagliari Giuseppe Marci e del Presiede Antonio Serra della Fondazione Istituto di Studi Storici “Giuseppe Siotto”.
La partecipazione è libera e aperta a tutti.
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