Una clamorosa disfatta per il Premier Silvio Berlusconi che aveva invitato gli italiani a non votare (insieme a Umberto Bossi). Mancano i dati definitivi ma il raggiungimento del quorum è un fatto storico. Politici unanimi nel chiedere le dimissioni al Premier, ormai minoranza. Festa nelle principali piazze d'Italia
ALGHERO - Grande partecipazione popolare questo fine settimana con oltre 50 milioni di italiani chiamati a votare su quattro quesiti referendari (servizi pubblici locali, tariffa servizio idrico, nucleare e legittimo impedimento). Contro ogni più rosea aspettativa il quorum è largamente superato, attestandosi sul 57% degli aventi diritto. Una cifra storica, che rivaluta il valore stesso dell'istituzione referendum.
Silvio Berlusconi il grande sconfitto. Confermate, da subito, tutte le proiezioni degli analisti delle ore 15. Per il Premier Silvio Berlusconi, che aveva chiesto agli elettori di non partecipare al voto, si tratta di una clamorosa disfatta, che giunge a poche settimane dalla batosta elettorale delle amministrative. Un evidente segno di disaffezione al Cavaliere crescente, che non potrà che logorare la già tartassata compagine di centro-destra, alle prese con una seria crisi d'identità. Ma la sonora bocciatura è per tutte le scelte dell'Esecutivo, ad iniziare dalle leggi "ad personam" e la scelta di puntare sul nucleare o privatizzare l'acqua.
Esultano le associazioni. Grande soddisfazione per tutte le associazioni ambientaliste italiane, che insieme ai maggiori partiti del Centro-sinistra avevano promosso una grande mobilitazione popolare intorno ai quattro quesiti referendari. Internet è stato comunque il luogo principe della battaglia referendaria e dal primo minuto si trasforma nel luogo della festa. |
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