Red
9 giugno 2011
Il diritto all'acqua nello Statuto
Il consigliere Di Nolfo vorrebbe che la norma che disciplina le finalità del comune di Alghero fosse integrata escludendo la possibilità che i privati gestiscano il servizio idrico
ALGHERO - «L'accesso all’acqua potabile è un diritto umano, universale, indivisibile e inalienabile» questo il concetto ispiratrice della mozione protocollata lunedì dal Consigliere Comunale Valdo di Nolfo. Il Capo Gruppo di Alghero Viva chiede la modifica dello statuto del comune di Alghero prevedendo l'inserimento del riconoscimento del diritto umano all'acqua.
Il consigliere comunale di Alghero Di Nolfo vorrebbe che la norma che disciplina le finalità del comune di Alghero fosse integrata escludendo la possibilità che i privati gestiscano il servizio idrico privato. «L'acqua è un bene primario, come amministratori abbiamo il dovere morale di eliminare la possibilità che il mercato gestisca i beni comuni», afferma.
Un'importante movimento traversale ai partiti si muove da anni per evitare la privatizzazione del servizio idrico integrato, questo ha segnato già un record, un milione e quattrocento mila firme consegnate per i referendum, tra le quali alcune centinaia raccolte ad Alghero grazie al Cantiere Sociale de l'Alguer. L'attivismo anti privatizzazione dell'acqua entra anche dentro le istituzioni, sono tantissimi gli enti locali riuniti sotto il Coordinamento Nazionale Enti Locali per l'Acqua Bene Comune e per la Gestione Pubblica del Servizio Idrico.
Di Nolfo è anche il referente cittadino per il forum italiano dei movimenti per l'acqua, molto presente in città nella campagna referendaria, il mese scorso ha coordinato i lavori di un'interessante conferenza-dibattito organizzata dal Cantiere Sociale de l'Alguer sui temi referendari e sabato era presente alla manifestazione di Legambiente.
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