ALGHERO - Lettera del Comitato di Borgata di Maristella indirizzata al Signor Sindaco Avv. Marco Tedde, all’Assessore al Demanio Michele Pais, all’Assessore alle Manutenzioni Ennio Ballarini, all’Assessore ai Servizi Sociali e Borgate Maria Grazia Salaris e all'Agenzia Laore, per informare sull'occupazione dei locali della ex scuola da parte di una famiglia di nomadi e chiedere più impegno. Di seguito la lettera integrale a firma Tonina Desogus, presidente del Comitato.

I locali in oggetto furono concessi a suo tempo in uso a scopo sociale a tre associazioni operanti nella borgata, Associazione Sportiva Stella Maris (uso palestra ), all’allora Parroco Don Gennaro Masala (Centro Sociale per gli abitanti di Maristella), al Maristella Calcio(sede della squadra). L’uso da parte di queste tre associazioni consentiva agli abitanti della borgata, di tutte le varie fasce di età di poter utilizzare a scopo sociale il caseggiato in oggetto, fatto di primaria importanza in un borgata in cui i servizi sono molto carenti. Infatti le tre associazioni che operano a scopo sociale e senza fini di lucro creano quei momenti di aggregazione indispensabili per la vita in borgata. Purtroppo, con grande disappunto degli abitanti, venne occupata la parte di caseggiato assegnata al Parroco e questo portò a una convivenza non certo priva di tensioni tra le due associazioni e una famiglia di abusivi che di fatto privavano gli abitanti del centro sociale. Ultimamente pareva che l’Amministrazione Comunale avesse risolto il problema, assegnando un abitazione nell’area urbana alla famiglia in argomento, ma così non è stato in quanto attualmente i locali dell’ex scuola elementare di Maristella sono stati occupati, questa volta da un gruppo di nomadi. Sappiamo perfettamente che se si parla di nomadi inevitabilmente saltano fuori commenti e parole grosse come razzismo, integrazione ecc. ecc. ebbene correremo questo rischio richiedendo fermamente a nome degli abitanti di Maristella, agli Amministratori in indirizzo di intervenire per attuare l’immediato sgombero degli occupanti abusivi dell’ex scuola elementare. La nostra richiesta si basa principalmente sulla convinzione che a parole tutti sono bravi a dire accoglienza, assistenza ecc. ecc. ma le persone in argomento, bambini e adulti non hanno più bisogno di discorsi di solidarietà ma di fatti, queste persone infatti hanno diritto a vivere non in una ex scuola occupata abusivamente, non in mezzo al fango, al freddo, con condizioni igieniche da terzo mondo ma in un campo attrezzato, dotato di infrastrutture primarie, condotte idriche, fognarie e corrente elettrica, quel campo nomadi di cui spesso si parla ma nei fatti ancora non esiste. Inoltre se è vero che Alghero è una città turistica, si vuole forse “trasferire” il degrado del campo nomadi di Fertilia, attualmente è sotto gli occhi di tutti, nell’unica borgata situata al centro del Parco di Porto Conte?