ALGHERO - La giornata era iniziata subito bene; nello scenario da favola del parco di Porto Conte, con un cielo limpido ed il sole delle migliori occasioni, si erano dati appuntamento oltre 200 giovani rugbisti in
rappresentanza dei clubs di Capoterra, Nuoro, Sassari, e i cugini catalani di Girona, oltre ai padroni di casa dell'Alguerugby: la società sportiva che si occupa del rugby giovanile ad Alghero.

Tra genitori, accompagnatori, curiosi ed appassionati, era tempo che non si vedeva tanta gente nella borgata, ed è stata subito festa. Festa di sport e di fratellanza tra comunità diverse accomunate dalla passione per il rugby e dai valori di cui questo nobile sport si fa portatore sano. La cronaca sportiva, non esiste, perchè il bello di queste manifestazioni è che l'unico vincitore, alla fine, è la voglia di fare sport e di vivere una vita sana all'insegna dell'amicizia e della condivisione.

Tutti premiati, dunque, anche se, sul campo, come avviene nel rugby, se le sono date di santa ragione, senza sconti di nessun tipo e giocando sempre per dare il massimo e cercar di vincere la partita. Si sono visti ottimi progressi tecnici di tutte le varie rappresentative, da Girona, a Sassari, Nuoro, Capoterra, ma anche e soprattutto delle varie selezioni algheresi, che al primo anno di attività sociale, ben figurano e competono ormai alla pari con squadre ben più blasonate di loro.

Tutto bene quindi, compresa l'organizzazione, che sotto la guida del “Deus ex machina” dell'Alguerugby, Fabio Corbia, ha gestito e “sfamato” le centinaia di persone presenti al campo, nel tradizionale “terzo tempo”
finale; la giornata era iniziata con un abbraccio di fratellanza e si è conclusa nello stesso modo, con in più...il pieno in “panza”. Appuntamento alla prossima edizione di MediterRugby 2012.