Luigi Coppola
21 febbraio 2005
Calcio a cinque, Alguer matricola delle meraviglie
S’allunga la striscia positiva dei catalani. Sfiorata la quarta vittoria consecutiva nella terza giornata di ritorno. Sofferto pareggio interno con il forte La Palma Monteurpino. Ancora protagonista Cappiello: salva il pari all’ultimo istante respingendo un tiro libero. Cinque a cinque il risultato finale
ALGHERO – Non sappiamo se le recenti dichiarazioni di mister Toringo in materia di gestione team e dei loro allenatori, da parte dei presidenti di club, siano state recepite dagli interessati chiamati in causa. L’appello del tecnico algherese sembrerebbe ininfluente considerata la serie di defezioni che sta tagliando teste eccellenti sulle panchine del calcetto e dello sport dilettantistico in genere. Sappiamo per certo che nella sua società è ascoltato e la fiducia dello spogliatoio è tutta per lui. Lo dimostrano gli ultimi risultati. Dieci punti in quattro partite, tre vittorie consecutive, la quarta, sfiorata e svanita solo ad un passo dalla conquista. I ventitré punti in classifica valgono un settimo posto in condominio con l’Alexander Villasor (il prossimo turno prevede proprio lo scontro diretto a Villasor, venerdì venticinque). Prima con sette punti nel girone di ritorno. Miglior attacco del torneo. Ottantadue le reti segnate. Meglio dell’Alguer ha fatto solo l’Asseminese. I cagliaritani, primi in classifica, hanno segnato un goal in più (83), otto dei quali nell’ultimo incontro casalingo, affondando l’ACF Sassari e cacciandola in zona rischio. Lo scarto in graduatoria giustifica il diverso bilanciamento nei reparti in campo. L’Alguer con 78 reti subite, “vanta” anche la peggior difesa del campionato (il fanalino Veritas ne conta 77 in passivo), nonostante eccellenti risorse di reparto, a cominciare dal portiere Cappiello. Proprio quest’ultimo ha salvato il pareggio con La Palma Monteurpinu, nell’ultimo incontro casalingo alla Cunetta, venerdì diciotto febbraio. Nei secondi di recupero l’arbitro ha sanzionato con un tiro libero in favore degli ospiti, il quarto fallo dei padroni di casa. L’infrazione commessa da un evanescente Pittalis (ricercato troppo il possesso di palla, vanamente la rete, sino ad eccedere in un protagonismo non benefico per l’economia della squadra), gli costerà la prossima trasferta. Inevitabile lo stop di un turno, comminato dal giudice sportivo. Sul penalty Marco si è superato, salvando il punticino del pari che sta un po’ stretto.
Fedele alla sua tradizione tattica, l’Alguer, sceso in campo ordinato e concentrato, tiene possesso di palla senza concretizzare l’ingente mole di gioco e le occasioni di rete prodotte. Come da copione, subisce il primo goal degli ospiti ed inizia l’inseguimento. Nella serata no anche di M. Serra, le reti arrivano proprio dai player di retrovia. Le doppiette di Bobo Arena e Fabio Cossu riprendono quota al volo algherese. Dopo il primo tempo, si va al riposo con l’Alguer in vantaggio quattro a due ed una buona dose d’ottimismo per il quarto successo di fila. Il calo atletico atteso alla ripresa ed il ritorno La Palma (dimostra di valere più del terzo posto occupato in classifica), fissano il risultato su un pareggio ricco di reti e colpi di scena. La quinta rete dei padroni di casa è di capitan A. Bitti. Resta la soddisfazione di un lavoro compensato da risultati in ogni modo importanti, conseguiti con mezzi, spesso non sufficienti all’essenzialità. La squadra continua a pagare (anche con multe per gli orari d’inizio gara, spesso non rispettati) trasferte estenuanti, con un organico risicato. Il segreto del mister è aver trasformato questo handicap nella sua forza, giocandola sul rimbalzo psicologico, gara dopo gara. Non si parla più dei rinforzi promessi. Vietate anche le tabelle o gli specchietti play off. Obiettivo salvezza, vivendo alla giornata, anche se a mezza voce “…a Villasor si va per vincere…”. Annunciato il rientro dell’altro Bitti (bum bum Adriano) che insieme a M. Serra, dovranno far dimenticare l’assenza forzata di G. Pittalis. Alla matricola Alguer, nessuna meraviglia è preclusa.
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