Red
16 maggio 2011
La Sardegna affossa il Nucleare
La soddisfazione dei sostenitori del referendum contro il Nucleare. Parlano già di storica vittoria del popolo sardo
ALGHERO - La Sardegna anticipa il resto d'Italia e decreta la sconfitta del Nucleare. Così gli elettori di Sardegna danno una prima, importante, spallata al Governo che, nonostante l'assoluta contrarietà della stragrande maggioranza degli italiani, continua a portare avanti, in sordina, il programma di ritorno al nucleare del Bel Paese. L'immediato raggiungimento del quorum nella prima giornata di voto per il referendum contro il nucleare nell'Isola, diventa così «una splendida notizia e una straordinaria prova di civiltà dei sardi», secondo Michele Piras, coordinatore regionale di Sinistra Ecologia e Libertà.
Soddisfazione anche da parte del Governatore Cappellacci, che nonostante la ferma convinzione del Premier Berlusconi ha scento di contrastrare con fermezza la possibile installazione nell'Isola di centrali nucleari. «Con questo pronunciamento il Popolo Sardo dice che intende scegliere, che la nostra Isola non accetta scelte calate dall'alto e che intende invece proporsi come modello da seguire a livello nazionale e internazionale. Andiamo avanti - ha aggiunto -. Auspichiamo che i numeri crescano ancora nelle prossime ore e che questa volontà sia "scolpita sul granito" per oggi e per il futuro».
Il Direttivo Politico Nazionale A Manca pro s’Indipendentzia parla invece di «straordinaria prova di forza del popolo sardo che ha finalmente deciso di seguire le forze sane della nazione sarda nonostante il silenzio assordante dei partiti e dei sindacati italiani che, salvo rare ed isolate eccezioni, hanno boicottato la campagna. Gli indipendentisti, hanno avuto il merito storico di andare nelle comunità della nostra terra e coinvolgere il popolo sardo in una importante palestra di sovranità politica».
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