S.A.
13 maggio 2011
Verde Vita: 5 reti per sognare il tricolore
La Verde Vita sabato a Sassari per ribaltare il -4 col Salerno e vincere lo scudetto. Significa che per vincere il settimo tricolore Sassari deve vincere con almeno 5 reti di scarto
SASSARI - «Determinate, arrabbiate e convinte di potercela fare». Così tecnico e giocatrici della Verde Vita-Città dei Candelieri alla vigilia del match scudetto di sabato 14 al Pala Santoru (inizio ore 19, arbitri Cosenza e Schiavone) che le vede ospitare l'ITC Ceramiche Salerno. Nella finale di andata giocata sabato scorso in Campania le campionesse d'Italia hanno vinto per 25-21 sfatando il tabù che le aveva viste fino ad allora sempre sconfitte dalle sassaresi.
Significa che per vincere il settimo tricolore Sassari deve vincere con almeno 5 reti di scarto, oppure con 4 gol ma punteggio inferiore al 25-21 perché le reti in trasferta valgono doppio. La squadra salernitana affidata un mese fa al plurititolato Andreasic ha dimostrato nella seconda semifinale col Teramo (28-19) e contro la Verde Vita di avere migliorato notevolmente in difesa.
Le ragazze guidate da Koka Milatovic però sanno di poter fare meglio, anche perché sabato scorso sono state penalizzate dall'uscita dopo appena 5' del terzino Vlada Bobrovnikova per una botta rimediata all'osso sacro inseguito ad un robusto contatto di gioco. La giocatrice russa è fondamentale sia per l'attacco sia per la difesa, ma soprattutto occorre una Verde Vita al completo per battere il Salerno, che ha organico altrettanto lungo e competitivo.
Un ruolo decisivo può recitarlo il pubblico. Dalla società dicono: «ci attendiamo un Pala Santoru pieno. I tifosi non vorranno mancare alla gara più bella e importante della stagione». Sassari ha vinto Supercoppa Italiana e Coppa Italia, ma non basta: vuole riconquistare il trono che le è stato sottratto l'anno scorso dal Salerno. Sarebbe il settimo scudetto. E avrebbe il sapore dell'impresa, visto che si parte da -4. Ma negli anni Onnis e compagne hanno dimostrato che nessuna impresa è impossibile.
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