Red
9 maggio 2011
Salerno batte Sassari nella prima finale scudetto
25-21 per le campionesse d´Italia. Significa che per strappare lo scudetto alle campane, sabato prossimo al Pala Santoru, la squadra sassarese dovrà vincere con scarto di almeno 5 reti, oppure con scarto di 4 gol
SASSARI - La Verde Vita perde la prima finale scudetto a Salerno: 25-21 per le campionesse d'Italia. Significa che per strappare lo scudetto alle campane, sabato prossimo al Pala Santoru, la squadra sassarese dovrà vincere con scarto di almeno 5 reti, oppure con scarto di 4 gol ma punteggio inferiore a 25-21 perché le reti segnate in trasferta valgono doppio. Finora la formazione allenata da Koka Milatovic aveva sempre battuto il Salerno, sia in campionato che nella finale della Supercoppa Italiana, ma questa volta le campane guidate da Andreasic hanno messo in mostra la determinazione di chi non avendo vinto ancora nulla in questa stagione non può permettersi di farsi detronizzare.
La difesa campana è riuscita a bloccare l'attacco sassarese che nelle precedenti occasioni aveva superato i 30 gol. L'ha fatto in maniera anche dura: il terzino russo Vladlena Bobrovnikova ha subito un contatto robusto al 4' (1-2 per le sassaresi) ed è caduta violentemente a terra battendo la schiena. E' entrata negli spogliatoi ed è rientrata in panchina solo nella ripresa, ma in tuta, perché il dolore era tale che non ha potuto più giocare. L'assenza della Bobrovnikova per tutta la gara è stata un handicap sia per l'attacco sia per la difesa.
La Verde Vita comunque è riuscita tenersi sopra di due reti sino al 12' (4-6) con il Salerno che segnava praticamente solo su rigore (5 delle prime sei reti). Poi le padrone di casa hanno colpito in contropiede con Pavlyk sorpassando e andando al riposo in testa: 14-13. Ad inizio ripresa grande reazione delle sassaresi che pareggiano e vanno sopra con Ganga (16-17) ma il Salerno recupera, mette la freccia e dal 18-17 riesce sempre a restare in vantaggio allungando nel finale sino a +4.
Il coach Koka Milatovic è triste ma non delusa: «Le ragazze hanno dato davvero tutto. Abbiamo giocato 56' senza Vladlena Bobrovnikova e Ganga e Pastor si sono alternate come terzini restando in campo quasi tutta la partita. Abbiamo retto benissimo sino ai minuti finali, restando a -2 e tenendo la gara viva, poi loro si sono portate a +4. Il discorso resta aperto e confidiamo nel recupero di Bobrovnikova. Comunque al completo possiamo giocarcela».
Dello stesso avviso il capitano Carmen Onnis: «Sapevamo che sarebbe stata dura perché loro non vogliono cedere lo scudetto e sono una delle squadre più complete del campionato. Abbiamo dato tutto, cercando di sopperire all'assenza di una giocatrice importante come Vladelan Bobrovnikova. Siamo riuscite a limitare i danni sin quasi alla fine. Siamo comunque consapevoli che possiamo ancora puntare allo scudetto: anche il Salerno aveva perso di 4 reti contro il Teramo e poi ha vinto in casa di 9».
SALERNO-SASSARI 25-21
SALERNO: Avram 2, Anisenkova , Prunster, Vijunaite 3, Iacovello, De Riso, Bordon, Ettaqi 2, Federspieler 2, Crvenkoska 9, Pavlyk 4, Coppola 3. All. Andreasic.
VERDE VITA SASSARI: Porini , Chernova 8, Onnis , Albertini , Contini 1, Morreale, Balsanti , Mladenovic 4, Bobrovnikova 1, Ganga 4, Pastor 3. All. Milatovic.
ARBITRI: Mondin-Cropanise.
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