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Red 7 aprile 2011
Tunisini in fuga da Cagliari
Già 39 i migranti fuggiti dal centro d´accoglienza di Viale Elmas, dove da mercoledì sera alloggiano 700 tunisini in attesa di conoscere il loro futuro. Nottata relativamente tranquilla
Tunisini in fuga da Cagliari

CAGLIARI - Sono sbarcati alle 17.30 di mercoledì nel porto canale di Cagliari i 701 tunisini arrivati da Lampedusa per volonta del Governo, che in questi giorni distribuisce (solo al Sud Italia) profughi e migranti in diverse regioni. Operazione pesantemente osteggiata dal Governatore della Regione, Ugo Cappellacci, in considerazione della decisione unilaterale assunta dal Viminale, senza considerare affatto Regione e Comune.

Sarebbero ben 54 i nordafricani fuggiti tra la tarda serata di ieri e stanotte. Di questi quindici sono tornati quasi subito nel centro di accoglienza allestito nell'ex deposito dell'aeronautica militare di Cagliari. Mancano all'appello, quindi, 39 persone: 8 immigrati avevano fatto perdere le tracce poco dopo l'uscita dalla nave "Catania" che mercoledì era giunta al porto canale. Avevano approfittato di un rallentamento dell'autobus che li trasferiva dal porto al centro di accoglienza per fuggire dopo aver azionato la leva di emergenza per l'apertura delle porte.

Altri, con tutta probabilità, sono riusciti ad allontanarsi una volta arrivati nell'edificio allestito frettolosamente sotto la supervisione della Prefettura. Al di là delle fughe, la notte sarebbe passata relativamente tranquilla nella ex caserma dell'aeronautica presidiata da decine di uomini delle forze dell'ordine. Profughi e migranti che adesso attendono le decisioni del Governo che dovrà decidere la sorte dei tunisini che, per il momento, non possono abbandonare la struttura.

La Sardegna non è il cortile di casa Maroni. «Gli immigrati si sarebbero dovuti distribuire in tutta Italia, nord e fantomatica Padania compresa. Il risultato è un ulteriore atto di arroganza perpetrato dal Governo italiano contro la Sardegna ed il diritto di decidere dove accoglierli», dichiara Gianfranco Scalas, presidente del partito nazionale sardo Fortza Paris, che insiste: «L’atto coercitivo ed unilaterale con cui è stato individuato il sito cui sistemare i migranti provenienti da Lampedusa, esprime ancora una volta l’alta considerazione che il Governo ha della Sardegna e dei sardi».

Provvedimento che viola gli accordi. E' considerata «scandalosa e prevaricante» la decisione assunta dal Governo, da parte dei deputati sardi Fadda, Calvisi, Marroccu, Melis, Parisi, Pes, Schirru e Soro, che hanno indirizzato al presidente del Governo una interrogazione urgente. Chiedono anche quali motivazioni abbiano indotto il Governo ad assumere un provvedimento così prevaricante che viola gli accordi, e quali provvedimenti siano stati adottati a garanzia della sicurezza sia degli stessi migranti sia della popolazione cagliaritana.



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