Dedicata all´architetto catalano. Verrà inaugurata domenica 10 aprile. Si tratta di un percorso itinerante nel centro storico, tra musei, piazze e torri con immagini e modelli a grandezza naturale. Stamane la presentazione in Municipio con l´assessore regionale Milia
ALGHERO - La catalogna che ritorna, anzi che non se n'è mai andata da Alghero. Oltre alla storia e alla lingua catalana che conservano le sue tracce ancora oggi nella città sarda, al legame tra le due terre sarà reso omaggio con una mostra dedicata ad Antoni Gaudì che verrà inaugurata la prossima domenica 10 aprile. La presentazione dell'evento si è tenuta stamane (sabato) in Municipio, alla presenza del Sindaco Marco Tedde, dell'assessore regionale alla Pubblica Istruzione Sergio Milia, del curatore dell'allestimento l'architetto Angelo Ziranu, di Don Antonio Nughes del Museo Diocesano, degli assessori comunali Francesco Carboni e Mario Conoci, e del presidente di Meta Antonio Delogu.
«Cultura ed economia è il binomio necessario per allungare la stagione turistica, abbiamo lavorato e stiamo continuando a farlo in questo senso» è stato il commento di apertura del Primo cittadino che ha lasciato la parola ai vari interlocutori. Primo fra tutti, Milia che ha ribadito il legame con la città, «da quando nel dicembre del 2000 avevo stanziato (era assessore regionale all'Urbanistica ndr) i primi finanziamenti per il centro storico». L'architetto Ziranu, sardo originario di Orani e da tre anni impegnato nei lavori nella Sagrada Familia di Barcellona, ha spiegato il percorso personale e professionale che l'ha condotto a riportare il genio catalano in due allestimenti in Sardegna. Infine Conoci e Delogu hanno illustrato il sistema organizzativo e turistico legato all'evento.
Mostra La mostra - che si concluderà nel mese di settembre - verrà allestita nel centro storico, in un continuo narrativo che ripercorrerà l'opera dell'architetto catalano, realizzatore di opere quali il Parc Guell, alcune celebre case di Barcellona (Pedrera, Ballò ndr) e la Sagrada Familia, appunto. Sulla chiesa, in particolare, si focalizzerà il percorso degli studi di Gaudì, dalla genesi delle forme al rapporto con la natura, e di come questi codici si materializzino nel "suo" linguaggio espressivo e costruttivo. L'esposizione è composta da tre ambiti o sezioni tematiche. La prima parte dal Museo del Corallo dove le immagini accompagnate da testi e modelli esplicativi riveleranno il codice di lettura del nuovo linguaggio compositivo. Nel secondo, gli elementi e i modelli vengono riportati a grandezza naturale tra le torri e le piazze dell'Alguer Vella. Infine, nel terzo, al Museo dell'Arte Sacra, si conclude con l'ambientazione di una vera e propria cappella, arricchita da alcuni arredi disegnati da Gaudì e attualmente conservati nella cripta della Sagrada.
Visite e guide La mostra sarà fruibile con visite guidate il cui prezzo è di 5 euro; saranno disponibili dalle 6 alle 8 ore a seconda del periodo, e saranno possibili anche con il supporto di audio guide tradotte in quattro lingue diverse. Sarà realizzato a breve un catalogo dettagliato dell'iniziativa - assicurano dall'amministrazione - che sarà disponibile dal giorno dell'inaugurazione. «Sono in corso anche contatti con gli operatori turistici per la vendita di pacchetti ad hoc per l'evento» ha annunciato il delegato locale al Turismo. Per dirla con un'espressione dell'assessore Milia: «una prospettiva per Alghero che non poteva non essere colta». I costi dell'intera operazione corrispondono a circa 200mila euro, divisi tra Regione che ha stanziato 76mila euro, e amministrazione comunale che ha provveduto a finanziare il resto.
Nella foto: un momento della conferenza stampa ad Alghero