A.B.
24 marzo 2011
Videopoker: la proposta di Sanna
L’onorevole dell’Udc-Fli, ha presentato in Regione una proposta di legge per la disciplina del cosiddetto videopoker e degli altri giochi d’azzardo. Fra i punti qualificanti dell’iniziativa, l’attribuzione ai Comuni della competenza di localizzare gli apparecchi
CAGLIARI – La Sardegna potrebbe avere, fra le prime regioni in Italia, una legge per regolamentare l’uso dei cosiddetti “video-giochi”, sia nei pubblici esercizi che nelle sedi di circoli privati o associazioni. Una proposta di legge in materia, è stata presentata dal consigliere regionale dell’Udc-Fli Matteo Sanna, secondo il quale, nell’attuale quadro di competenze ripartite fra Stato e Regioni, «è preciso dovere del legislatore regionale intervenire per tracciare un perimetro chiaro di queste attività ed evitare fenomeni di deregulation e, purtroppo, anche di dipendenza già riscontrati in diverse zone della Sardegna, quasi sempre a danno delle fasce più deboli della società».
Fra i punti qualificanti dell’iniziativa, l’attribuzione ai Comuni della competenza di localizzare gli apparecchi da “intrattenimento” sul territorio, attraverso una specifica pianificazione, il rispetto delle distanze fra i locali in cui sono installati e strutture “sensibili” (come gli ospedali o le chiese), la proporzione fra superfici di vendita e numero di apparecchi, gli orari in cui è consentito o vietato il loro utilizzo.
«Con questa legge - ha concluso Matteo Sanna - intendiamo offrire ai sindaci un nuovo efficace strumento di monitoraggio e controllo del territorio, utile anche per esercitare quegli interventi di prevenzione che possono consentire di individuare sul nascere situazioni delicate e complesse, in ambito personale e famigliare, che finiscono spesso per essere scaricate su altre strutture dei Comuni come i servizi sociali».
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