S.A.
22 marzo 2011
Sardegna sui profughi: «pronti ad accoglierli»
LL´isola è pronta a fare la sua parte nel programma di accoglienza dei profughi provenienti dallo stato nord africano. L´assessore La Spisa ha partecipato stamane al tavolo tra Stato e regioni
CAGLIARI – La Sardegna, compatibilmente con le proprie possibilità materiali e in condivisione con le comunità locali è pronta a fare la sua parte nell’accoglienza dei profughi provenienti dalla Libia. La disponibilità dell’isola è stata portata oggi (martedì) all’attenzione del Ministro Maroni dal vice presidente della Regione e assessore della Programmazione, Giorgio La Spisa, che ha partecipato al tavolo tra Stato e regioni in rappresentanza del presidente della Regione Ugo Cappellacci.
«La questione richiede un'azione su più livelli: quello nazionale e quello europeo – ha sottolineato Cappellacci – occorre una grande mobilitazione umanitaria, che deve tener conto sia delle esigenze di accoglienza che di quelle della convivenza civile». Concetto che l’assessore La Spisa ha ribadito al ministro Maroni. «Le diversità di posizioni politiche emerse in questi giorni e in queste ore sulle vicende internazionali in cui è impegnata anche la nostra Nazione – ha spiegato La Spisa – non ci risparmiano l’obbligo umano di predisporci all’accoglienza di popolazioni profughe da un’area martoriata dalla guerra. Dobbiamo far di tutto perché il nostro popolo e la nostra terra siano all’altezza di questa sfida. Aver presente il bisogno di chi fugge ma anche la pace e la sicurezza dei nostri cittadini».
«Siamo disponibili a farci carico dei profughi che verranno dislocati in Sardegna per senso di responsabilità e solidarietà – proseguono Cappellacci e La Spisa - ma la scelta dei siti deve essere caratterizzata da due condizioni essenziali che sono quello della massima condivisione con le comunità locali e del rispetto delle proporzioni tra numero di abitanti e vocazioni territoriali. Escludiamo esplicitamente la scelta di siti militari o carcerari dismessi e destinati a una riconversione produttiva turistica».
Italia dei Valori «Auspichiamo che questa accoglienza avvenga in strutture adeguate e non si risolva in un semplice adempimento burocratico ma al contrario di ciò che è avvenuto a Lampedusa rappresenti l'inizio di un processo di piena integrazione dei cittadini nord africani nella nostra regione. Auspichiamo inoltre che qualsiasi iniziativa della Regione avvenga in stretto raccordo con gli enti locali e con le loro associazioni di rappresentanza in modo che si possa organizzare e programmare al meglio l'accoglienza dei profughi».
Nella foto: Ugo Cappellacci e Giorgio La Spisa
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