Red
20 marzo 2011
Raid aerei: massima allerta a Decimo
Più controlli negli scali italiani. Lunedì chiude l´aeroporto di Trapani. Raid mirati di caccia francesi e danesi sulla Libia. A disposizione della missione otto aerei Tornado italiani. Allerta massima nella base Nato in Sardegna
ALGHERO - Ripresi i raid aerei contro la Libia durante tutta la giornata. Nel frattempo si allarga la coalizione e il numero di mezzi a disposizione per l'operazione denominata "Odissea dell'alba": sui cieli libici transiteranno anche aerei militari del Qatar, i primi di una nazione araba. E l'Italia, ha annunciato il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ha messo a disposizione otto aerei Tornado, in aggiunta alle basi del proprio territorio.
Allerta in tutti gli scali. Controlli in corso e livello di vigilanza innalzato negli aeroporti italiani in conseguenza della circolare con la quale il Dipartimento di pubblica sicurezza sollecitava i responsabili provinciali dell'ordine pubblico, prefetti e questori, ad aumentare il livello di sorveglianza alle frontiere aeree e marittime italiane in considerazione degli sviluppi della crisi libica. Chiuderà intanto lunedì mattina alle 8.30 l'aeroporto civile "Vincenzo Florio" di Trapani Birgi. La decisione è stata presa dopo un incontro avvenuto presso la base militare del 37° stormo di Trapani Birgi tra i vertici dell'Aeronautica e quelli dello scalo civile.
Gheddafi in televisione. L'Italia ci ha tradito, come lo hanno fatto Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti. Lo ha detto il leader libico Muammar Gheddafi, in un discorso trasmesso dalla tv di Stato libica. "Combatteremo sulla nostra terra, palmo a palmo. L'attacco subito dal nostro paese non ha giustificazioni. Non faremo passi indietro e non moriremo. Non lasceremo che l'occidente si appropri del petrolio libico". Gheddafi si è poi rivolto ai Paesi occidentali: "Cadrete come sono caduti Hitler e Mussolini. Questa è l'epoca dei popoli e non delle guerre organizzate".
Saif al Islam Gheddafi. Il figlio del dittatore libico esclude che il padre, Muammar, possa lasciare il potere a seguito dei bombardamenti della coalizione internazionale sulla Libia. "Farsi da parte, perché?", ha detto il figlio del colonnello nel corso di un'intervista con Christiane Amanpour su Abc News. "C'è un grosso malinteso - ha proseguito - tutto il Paese è unito contro le milizie armate e i terroristi. Gli americani e gli altri Paesi occidentali stanno appoggiando i terroristi". Il figlio del colonnello ha negato anche che il regime libico abbia proseguito negli attacchi contro i ribelli di Bengasi, affermando che la città è controllata dai "terroristi" e dalle "milizie armate" che sferrano attacchi contro la popolazioe civile e l'esercito regolare libico.
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