ALGHERO - Che il fenomeno "writers" stia prendendo sempre più piede anche nella Riviera del Corallo è ormai cosa assodata e documentata dai numerosi graffiti nell'area portuale o periferica, ma quello che sta capitando in questi giorni nel centro storico della città, probabilmente, nulla ha a che vedere con la nobile arte spray diffusa in tutto il pianeta. O meglio, si accosta a quella scuola di pensiero che viene spesso associata ad atti di vandalismo, perché i supporti utilizzati altro non sono che edifici di interesse storico.

Basta infatti passeggiare per gli storici Bastioni per capire che i loghi e le firme (sempre le stesse, probabilmente opera dello stesso giovane) impresse nelle facciate, non possono essere catalogate se non come veri e propri "sfregi". Perché sporcano pareti appena ristrutturate e verniciate con discutibili segnali, tutti riconducibili alle stesse mani. E ancora stesse firme di colore nero e rosso fronte Cattedrale, in via Cavour, in Piazza Misericordia, nella Chiesa del Carmelo e così via.

Se mostrare quanto disegnato nel cuore di Alghero, da un lato può generare un interesse condizionato nelle nuove generazioni ed essere facilmente emulato, dall'altro potrebbe rappresentare un immediato invito affinché gli stessi "artisti" possano scegliere luoghi meno importanti, sviando il rischio di incorrere in severe sanzioni. Del grave fenomeno infatti, punito con l'art. 639 del codice penale, è stato già informato il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Alghero, che invita gli stessi cittadini a denunciare tali fenomeni, venendo così incontro alle stesse forze di Polizia.

Nella foto: alcuni sfregi di palazzi storici nel centro di Alghero

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