Il Premier precisa che il varo del nuovo testo costituzionale non c´entra con i processi in corso. L´opinione di Elias Vacca, già deputato della Repubblica e avvocato di Alghero, intervistato da Alguer.it
ROMA - Via libera del Consiglio dei Ministri alla legge costituzionale di riforma della giustizia (se mai arriverà all'approvazione definitiva i tempi saranno comunque molto lunghi ndr). La riforma del ministro Angelino Alfano era approdata in Cdm questa mattina per l'approvazione da parte dell'esecutivo. Il ddl costituzionale, che contiene la separazione delle carriere fra Giudici e Pm e due Csm separati, è stato approvato all'unanimità e il via libera al testo è stato salutato con un applauso.
Per Berlusconi, questa riforma «innalzerà finalmente il nostro paese ai livelli di democrazia dei grandi paesi come gli Stati Uniti d'America». E aggiunge: «Il Pm per parlare con il Giudice dovrà fissare l'appuntamento e battere con il cappello in mano e possibilmente dargli del lei».
Se fosse stata varata prima la riforma della giustizia, continua il Presidente del Consiglio, non ci sarebbe stata quella situazione che ha portato a cambiamenti di governo, all'annullamento di una classe di governo nel '92-93, all'abbattimento di un governo nel '94, alla caduta di un governo di sinistra nel 2008 per la proposta di riforma della giustizia del ministro Mastella e il tentativo di eliminare per via giudiziaria il governo in carica.