Sergio Ortu
30 gennaio 2005
Campo nomadi, una bruttura che l’amministrazione è chiamata a risolvere
Un problema come al solito ereditato dalle precedenti amministrazioni, nessuna delle quali è riuscita a cavarne piedi forse anche per mancanza di volontà politica
ALGHERO - E’ da tempo che gli abitanti dell’Arenosu e di Fertilia attendono di sapere quali siano le idee e i progetti che l’attuale amministrazione al governo della città ha in merito alla questione mai risolta della sistemazione del gruppo nomadi Rom, divenuto ormai stabile e residente in città. Qualcosa sembra ci sia all’interno del piano socio assistenziale approvato nella scorsa seduta consiliare, ma non sembra che ci sia tra i programmi qualcosa di veramente risolutivo al problema. Un problema come al solito ereditato dalle precedenti amministrazioni, nessuna delle quali è riuscita a cavarne piedi forse anche per mancanza di volontà politica. In effetti si tratta di una questione rognosa che da sempre si è preferito dimenticare e trascurare, magari limitandosi a fornire luce e ad acqua nei modi e nei tempi che tutti conoscono (...ossia senza alcuna regolamentazione) e cercando qualche volta di promuovere incontri e identificazione di aree per la realizzazione del campo sosta. Tutto però è sempre finito li senza alcuna definizione concreta. Nel frattempo si sono persi finanziamenti regionali predisposti ad hoc, per paura di andare contro quelli o questi abitanti confinanti alle zone prescelte per l’ubicazione del sito dove collocare il campo sosta. La zona attualmente occupata dalle famiglie Rom, ridotte a due o tre, è divenuta un oltraggio alla pubblica decenza e soprattutto alla salvaguardia ambientale di cui ormai ci si riempie la bocca in lungo e in largo, ma che poi mai viene perseguita nel concreto. La pineta che prima si trovava rigogliosa è ormai devastata e ridotta ad una decina di morenti alberi. Il resto dell’area è ricoperta invece di rifiuti più o meno inquinanti che raggiungono le sponde del Calich e che periodicamente viene bonificata dalla società di nettezza urbana. Ma quand’è che si darà una vera svolta alla vicenda? E’ questo l’interrogativo che si pongono i residenti della zona, in special modo le strutture ricettive immediatamente confinanti e che soffrono più di tutte il problema della sporcizia dell’ambiente limitrofo in termini economici. Eppure basterebbe anche lasciarli ormai nella stessa zona, ma con una sistemazione globale e realizzazione di postazioni di sosta dotate di luce ed acqua. Quello che si chiede infatti è più ordine e una regolamentazione che permetta anche alle forze dell’ordine un maggiore controllo dell’area. Tutto ciò andrebbe a vantaggio dell’ambiente e dell’immagine turistica della Riviera. Non bisogna dimenticare che la strada su cui si affaccia la zona occupata dai Rom è trafficata da chi giunge dall’aeroporto, Porto Torres e da tutte le altre direzioni e che deve raggiungere Fertilia, Porto Conte e i relativi insediamenti ricettivi e residenziali. Una bruttura che questa amministrazione è chiamata a risolvere.
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