Il Consiglio direttivo dell’Istituto Ramon Llull ha approvato la nomina di Vicenç Villatoro, in qualità di nuovo direttore
BARCELLONA – Il consiglio direttivo dell’Institut Ramon Llull si è riunito presso la sede del Dipartimento Cultura della Generalitat de Catalunya per sancire la nomina a direttore di Vicenç Villatoro. L’articolo 13 dello statuto dell’Irl stabilisce che il direttore sia nominato dal consiglio direttivo su proposta dei governi consociati, ossia la Generalitat de Catalunya e il Governo delle Isole Baleari. Hanno partecipato alla riunione anche i nuovi rappresentanti della Generalitat, rinnovata a seguito delle elezioni di novembre: il consigliere alla Cultura, Ferran Mascarell, il segretario generale del Dipartiment Cultura, Xavier Solà, e il direttore dell’Institut Català de les Indústries Culturals, Fèlix Riera.
Nell’ultima riunione, il consigliere Mascarell, ha sottolineato che il nuovo direttore dell’IRL avrebbe dovuto «conoscere bene la realtà catalana e delle Baleari, per garantire il raggiungimento degli obbiettivi che l’IRL si propone». «L’internazionalizzazione della cultura catalana è una linea d’azione essenziale per la cultura del nostro paese» ha ribadito. Mascarell ha anche ringraziato il direttore uscente Josep Bargalló per il lavoro fatto durante il suo mandato. Il consigliere alla presidenza del Govero delle Baleari, Albert Moragues, ha affermato che Villatoro «è legato a Mallorca e al territorio» avendo anche ricevuto il Premi Ciutat de Palma.
Il nuovo direttore Vicenç Villatoro, ha ringraziato per la fiducia: «avere la fiducia degli altri è sempre una soddisfazione, ancor di più se questa fiducia è finalizzata a svolgere un’attività che per te ha un’importanza grandissima». Ha affermato che «tra i requisiti essenziali della cultura della Catalogna e delle Baleari c’è l’elemento dell’uscire fuori. C’è una potenza creativa culturale che non si accontenta del mercato interno e che deve poter avere gli strumenti necessari per uscire fuori e l’IRL è l’istituzione incaricata di questi strumenti».
Allo stesso modo ha evidenziato che «è necessario guardare all’esterno non solo per vedere cosa c’è ma anche per far sì che gli altri ci vedano. Questa visibilità deve essere associata alla vitalità culturale perché se c’è vitalità c’è anche pluralità». Vicenç Villatoro i Lamolla è uno scrittore e giornalista, laureato in scienze dell’informazione. E’ stato direttore generale della Corporació Catalana de Ràdio i Televisió (2002-2004) e direttore generale di Promoció Cultural de la Generalitat de Catalunya (1997-2000). Negli anni tra il 1999 e il 2002, è stato deputato al Parlamento Catalano per Convergèencia i Unió.
Da giornalista ha lavorato presso El Diari de Terrassa, El Correo Catalán, Avui e TV3. E’ membro del consiglio d’amministrazione di Barcelona TV ed è stato docente di Gèneres d’Opinió alla Facoltà di scienza dell’informazione alla Universitat Autònoma de Barcelona. Da scrittore ha pubblicato una dozzina di romanzi tra cui Evangeli gris, Memòria del traïdor, La claror de juliol, Hotel Europa i La ciutat del fum, vincendo i principali premi della letteratura catalana: Sant Jordi, Sant Joan, Ciutat de Barcelona, Ciutat de Palma, Prudenci Bertrana, Documenta, etc. Nel 2004 ha vinto il premi Carlemany con il romanzo La derrota de l’àngel e nel 2010 il Ramon Llull con Tenim un nom.
Nelle foto: Vicenç Villatoro e la riunione nel Dipartimento della Cultura della Generalitat de Catalunya