Red
13 dicembre 2010
Rom, tre denunce per furto
Per tutti l´accusa è di furto aggravato. Provvidenziali le indagini degli uomini del Commissariato di Pubblica sicurezza di Alghero
ALGHERO - Giovedì 9 dicembre, una donna algherese 75enne, all'uscita dal supermercato Eurospin in località Galboneddu, è stata avvicinata da una giovane donna con un bambino tra le braccia che con fare insistente chiedeva un contributo in denaro o in alimenti appena acquistati. La nomade avrebbe poi infilato una mano nella tasca della vittima e, dopo aver prelevato a sua insaputa alcune banconote per un valore di 75 euro, si sarebbe data alla fuga. Provvidenziale l'intervento della Squadra Volante, mirato alla ricostruzione degli eventi con l'acquisizione delle testimonianze, che ha consentito di risalire alla responsabile del furto rintracciata subito dopo nelle vie cittadine.
H.V. 29enne, condotta in Commissariato e sottoposta a fotosegnalamento, è risultata titolare di ben 25 diverse identità utilizzate in territorio italiano nell'esercizio della sua specialità, il furto con destrezza. Irregolarmente presente sul territorio nazionale, nei suoi confronti non è stato possibile applicare un provvedimento di espulsione in quanto madre di un bambino con età inferiore a sei mesi. La nomade è stata denunciata all'Autorità giudiziaria per furto aggravato e nei suoi confronti è stata richiesta l'applicazione della custodia cautelare in carcere.
Venerdì 10 dicembre, quattro gitane, entrate all'interno del bar “Casa del Caffè”, sito nei pressi dei Giardini pubblici, dopo aver utilizzato i videogiochi elettronici si sono avvicinati al banco e dopo aver distratto il barman, hanno prelevato dalla cassa due banconote da cinquanta euro, dandosi subito alla fuga. Anche in questo caso, la ricostruzione degli eventi e le testimonianze acquisite dalla Squadra Volante, hanno consentito di risalire alle responsabili. H.G. 28enne e H.A. 24enne, sono state denunciate alla Procura della Repubblica per il reato di furto aggravato. Per entrambe, non nuove nella pratica del reato perseguito, è stata richiesta la misura cautelare della custodia in carcere.
Nella foto: Valter Cossu, dirigente Commissariato di Pubblica Sicurezza di Alghero
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