Red
9 dicembre 2010
Opera prima per Maria Antonietta Macciocu
La presentazione venerdì, presso gli spazi della Sala Umanistica della Facoltà di Lettere e Filosofia. Interverrà, insieme all’autrice, Marcello Madau, docente di Beni Culturali all’Accademia di Belle Arti di Sassari
SASSARI - Presso gli spazi della Sala Umanistica della Facoltà di Lettere e Filosofia di Sassari, in via Zanfarino 62, alle ore 18 di venerdì 10 dicembre, si terrà la presentazione dell’opera prima della scrittrice sassarese Maria Antonietta Macciocu, Amore che non tocca.
Interverrà, insieme all’autrice, Marcello Madau, docente di Beni Culturali all’Accademia di Belle Arti di Sassari.
Il volume, edito dalla casa editrice sassarese Mediando, è una breve raccolta di poesie dedicate al tema del “paesaggio sardo” visto attraverso lo sguardo appassionato e distaccato al tempo stesso, di una sarda doc ma torinese d’adozione. La Sardegna descritta nel testo poetico si svela a noi lungo il filo emozionale del ricordo di un vissuto appassionato e consapevole, fatto di partenze e distacchi e di riapprodi dolci e amari al tempo stesso, il cui senso ben racconta Bianca Pitzorno nella prefazione critica che precede l’opera.
«Da sempre, nell'immaginario e nella letteratura occidentale l'immagine dell'isola presenta il volto ambiguo della doppia accezione: carcere circondato da alte muraglie d'acqua e paradiso inviolato e puro che protegge dalle brutture del mondo "oltre". Sull'isola di Alcina l'ariostesco Ruggiero dimentica le sue responsabilità godendo gli incanti bugiardi della maga. Robinson volge le spalle al mare che l'ha tradito, legge la Bibbia ed erige palizzate. Nel castello d'If il conte di Montecristo scava sognando l'evasione. A Ogigia, tra le braccia di Calipso, Ulisse piange, rifiuta l'immortalità e sogna un'altra isola, Itaca, un'altra donna, Penelope. Ma quando le raggiunge, secondo Dante, subito le lascia, per desiderio di altre isole, altri mondi di cui "divenire esperto". Un'isola sola non basta, neppure a chi ci è nato».
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