Red
30 novembre 2010
Audizione Comitato familiari per attuazione legge 162
Salvare la procedura positiva della legge 162/98. È questa la richiesta presentata oggi in Commissione Sanità dal Comitato dei familiari per l’attuazione della legge 162 che norma i piani personalizzati per le persone con disabilità grave
CAGLIARI - Salvare la procedura positiva della legge 162/98. È questa la richiesta presentata oggi in Commissione Sanità, presieduta da Felicetto Contu (Udc), dal Comitato dei familiari per l’attuazione della legge 162 che norma i piani personalizzati per le persone con disabilità grave. «Non riteniamo - ha sostenuto la portavoce del Comitato, Rita Polo - che ci sia stata da parte dell’assessore alla sanità cattiva volontà e apprezziamo che si sia impegnato a ripristinare i livelli finanziari dello scorso anno. Ma - ha continuato - riteniamo necessario rivedere i criteri modificati».
Il Comitato dei familiari, che riunisce oltre venti associazioni regionali, ha poi presentato un documento con l’elenco delle modifiche da apportare alla delibera del 18 ottobre scorso che ha modificato i criteri di accesso alla legge 162. Tra le richieste, una proroga per i primi mesi del 2011 che permetta di garantire la continuità dei piani in corso; il mantenimento della priorità di finanziamento alle situazioni di doppia disabilità grave in uno stesso nucleo familiare; il ripristino dei punteggi di valutazione sociale previsti per età, carico e servizi come classificati nei progetti in corso 2009; l’inclusione del diritto all’accesso per i bambini da zero a tre anni, senza bisogno di ulteriore valutazione medica – “garantendo il loro percorso inclusivo nella società”; l’eliminazione della richiesta di dichiarazione nel reddito delle altre indennità sociali della persona con disabilità.
Inoltre, il Comitato chiede che sia eliminata la penalizzazione dei permessi derivanti dalla legge 104/92, «un diritto che i lavoratori hanno ottenuto con battaglie sindacali e che non può essere annullato in questo modo». Per quanto riguarda le certificazioni e i controlli l’associazione dei genitori si è detta favorevole, precisando però di non condividere un’impostazione che «comporti un carico burocratico maggiore per le famiglie».
La possibilità di introdurre un sistema di lista, secondo cui i finanziamenti stanziati saranno erogati seguendo la graduatoria senza l’obbligo di assicurare la copertura a tutti, è stato accolto positivamente dal Comitato che ha precisato: “«La graduatoria è equilibrata ed è giusta e, di solito, chi è in fondo alla lista è effettivamente meno grave e ha effettivamente meno bisogno di assistenza. Sarebbe un danno minore - ha concluso - rispetto a un taglio di risorse generale».
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