Red
30 novembre 2010
Roma, Venezia, Sardegna è federalismo telematico
L’assessore degli Affari generali, personale e riforma della Regione, Mario Floris, ha firmato un accordo di collaborazione con la Provincia di Roma e il Comune di Venezia sulla cittadinanza digitale
CAGLIARI - Parte dalla Sardegna la spinta al federalismo telematico per la realizzazione di un’unica rete wi-fi gratuita e pubblica in Italia. In linea con l’orientamento della Giunta Cappellacci, la Regione Sardegna diventa promotrice anche in ambito nazionale di iniziative per favorire il collegamento senza fili a Internet e contribuire all’abbattimento del divario digitale. Con quest’obiettivo, l’assessore degli Affari generali, personale e riforma della Regione, Mario Floris, ha firmato stamane a Roma, a Palazzo Valentini, un accordo di collaborazione con la Provincia di Roma e il Comune di Venezia sulla cittadinanza digitale.
In particolare il protocollo, siglato con il presidente dell'amministrazione provinciale di Roma, Nicola Zingaretti, e l'assessore all'Informatizzazione del capoluogo veneto, Gianfranco Bettin, rappresenta il primo passo per una collaborazione fattiva tra gli enti per la progettazione, l’implementazione e lo sviluppo delle infrastrutture pubbliche di connettività, già avviate singolarmente, per la loro diffusione e integrazione e per l’attivazione di nuovi servizi ai cittadini e alle imprese.
«La Regione Sardegna, che sta completando il Piano per il superamento del divario digitale con l’estensione a tutti i comuni dell’isola della rete a banda larga – ha sottolineato l’assessore Floris – può contare, attraverso il progetto Surf in Sardinia, sulla realizzazione di centri pubblici di accesso, che costituiscono elemento fondante per il nostro sviluppo economico, culturale e turistico». La collaborazione, oltre ad azioni comuni per la semplificazione amministrativa, prevede lo studio e la condivisione delle soluzioni adottate per la copertura wi-fi di aree pubbliche, l’interazione tra banche dati per attuare un concreto esempio di gestione della “identità digitale federata”, lo sviluppo e la realizzazione di applicazioni innovative a servizio del cittadino.
«La Regione Sardegna scommette sulle potenzialità della rete, non solo per aumentare l’efficacia dei servizi online della pubblica amministrazione – ha affermato l’esponente dell’esecutivo regionale - ma anche per promuovere l’offerta turistica e valorizzare il nostro patrimonio culturale e ambientale». Per l’assessore Floris, l’accordo consente alla Sardegna di candidarsi a diventare un polo di eccellenza in campo informatico, portando in dote, nella fase iniziale, il progetto Surf in Sardinia per l’installazione complessiva, in tutto il territorio regionale, di 130 punti d’accesso (hotspot) distribuiti in 45 comuni dell’isola e localizzati nei 5 aeroporti e 15 porti commerciale e turistici e nelle località a vocazione turistica, musei, parchi naturali e archeologici.
In linea con quanto prevede il protocollo, sarà perciò possibile, per esempio, iscriversi alla rete Surf in Sardinia nel Comune di Venezia e nella Provincia di Roma senza dover effettuare una nuova registrazione all’arrivo in Sardegna, realizzando di fatto una continuità nell’utilizzazione delle informazioni. All’iniziativa hanno già aderito anche le Province di Torino, Firenze, Pesaro-Urbino, Prato, Pistoia, Cosenza, Rieti, Carbonia-Iglesias e Bari.
Nella foto: Mario Floris
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