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Red 23 ottobre 2010
Disabili, l'urlo di Porto Torres
162: dopo Alghero, è protesta
Il sindaco Scarpa chiede con forza la revoca del provvedimento regionale. «Il provvedimento è peggio di qualunque taglio alle finanze degli enti locali, perché va proprio contro le persone più sofferenti». Proteste per la Legge 162
Disabili, l'urlo di Porto Torres. 162: dopo Alghero, è protesta

ALGHERO - La Regione ridimensiona i finanziamenti previsti dalla legge 162/98. Il taglio deciso dall’assessorato alla Sanità, circa 25 milioni di euro sottratti a tutti i Comuni della Sardegna, provoca la dura reazione del sindaco di Porto Torres, Beniamino Scarpa. «Con tabelle e formule matematiche si modifica l’esistenza di migliaia di persone. E’ un provvedimento assurdo. Invito l’assessore Antonello Liori a venire qui e a spiegare direttamente ai cittadini il motivo per cui la Regione ha intenzione di creare questo sconquasso sociale». Tra persone assistite e forza lavoro impegnata, si calcola che la mannaia colpirà oltre mille famiglie portotorresi.

La protesta contro i tagli ai disabili ha radici lontane. Era gennaio quando da Alghero partiva la protesta contro l'assessorato regionale, con una occupazione simbolica del palazzo regionale. Al sit-in in difesa della legge 162, avevano aderito numerose associazioni di volontariato capeggiate da "Pensiero Felice Onlus" di Alghero, che aveva promosso la manifestazione.

Oggi la storia si ripete, e dopo l'approvazione delle modifiche alla legge che finanzia i piani personalizzati per i disabili e le famiglie, riesplode la polemica. Mario Bruno e Marco Espa dichiarano che «non è accettabile che in un momento di crisi come questo a pagare debbano essere le persone con disabilità grave», mentre l'assessore Antonello Liori sostiene che non si tratta di tagli e sulle modifiche dei criteri rassicura che non verranno toccati i piani in situazione di alta gravità.

Nel frattempo il sindaco di Porto Torres punta i piedi e senza mezze misure sostiene che «il provvedimento è peggio di qualunque taglio alle finanze degli enti locali, perché va proprio contro le persone più sofferenti, che hanno organizzato la loro vita sulla base di quella assistenza, e contro persone che dopo essersi specializzate e aver conquistato una piccola indipendenza economica rischiano di perdere il lavoro». Anche Beniamino Scarpa così chiede con forza all’assessore regionale la revoca del provvedimento.

Nella foto: una recente manifestazione dell'associazione Pensiero Felice Onlus a Cagliari
17:57
Un gruppo di attori con disabilità trova nel teatro e nell´arte un´opportunità di socializzazione, supportato da un´associazione che offre formazione, supporto e un ambiente stimolante per la crescita personale: appuntamento il 3 dicembre



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