Il sindaco Scarpa chiede con forza la revoca del provvedimento regionale. «Il provvedimento è peggio di qualunque taglio alle finanze degli enti locali, perché va proprio contro le persone più sofferenti». Proteste per la Legge 162
ALGHERO - La Regione ridimensiona i finanziamenti previsti dalla legge 162/98. Il taglio deciso dall’assessorato alla Sanità, circa 25 milioni di euro sottratti a tutti i Comuni della Sardegna, provoca la dura reazione del sindaco di Porto Torres, Beniamino Scarpa. «Con tabelle e formule matematiche si modifica l’esistenza di migliaia di persone. E’ un provvedimento assurdo. Invito l’assessore Antonello Liori a venire qui e a spiegare direttamente ai cittadini il motivo per cui la Regione ha intenzione di creare questo sconquasso sociale». Tra persone assistite e forza lavoro impegnata, si calcola che la mannaia colpirà oltre mille famiglie portotorresi.
La protesta contro i tagli ai disabili ha radici lontane. Era gennaio quando da Alghero partiva la
protesta contro l'assessorato regionale, con una occupazione simbolica del palazzo regionale. Al sit-in in difesa della legge 162, avevano aderito numerose associazioni di volontariato capeggiate da "Pensiero Felice Onlus" di Alghero, che aveva promosso la manifestazione.
Oggi la storia si ripete, e dopo l'
approvazione delle modifiche alla legge che finanzia i piani personalizzati per i disabili e le famiglie, riesplode la polemica. Mario Bruno e Marco Espa
dichiarano che «non è accettabile che in un momento di crisi come questo a pagare debbano essere le persone con disabilità grave», mentre l'assessore Antonello Liori
sostiene che non si tratta di tagli e sulle modifiche dei criteri rassicura che non verranno toccati i piani in situazione di alta gravità.
Nel frattempo il sindaco di Porto Torres punta i piedi e senza mezze misure sostiene che «il provvedimento è peggio di qualunque taglio alle finanze degli enti locali, perché va proprio contro le persone più sofferenti, che hanno organizzato la loro vita sulla base di quella assistenza, e contro persone che dopo essersi specializzate e aver conquistato una piccola indipendenza economica rischiano di perdere il lavoro». Anche Beniamino Scarpa così chiede con forza all’assessore regionale la revoca del provvedimento.
Nella foto: una recente manifestazione dell'associazione Pensiero Felice Onlus a Cagliari