Enrico A. Valsecchi
9 ottobre 2010
Storia di Alghero per immagini, un successo
Ogni fotografia d’epoca ha qualcosa da raccontare, un avvenimento nella sua interezza o in parte, un volto, un paesaggio.
ALGHERO - Ogni fotografia d’epoca ha qualcosa da raccontare, un avvenimento nella sua interezza o in parte, un volto, un paesaggio. Immagini importanti, risalenti a molti decenni fa, spesso utilizzate incorniciate da sole o a piccoli gruppi, con la funzione di decorare un ambiente domestico o di lavoro. Foto riguardate con interesse, per il loro indubbio valore storico e documentale, e con emozione, per il potere che le immagini hanno di fissare e di presentare la complessità ed insieme il dettaglio; queste impressioni si dilatano stimolando compartecipazione e consenso quando vengono riunite a decine, una dopo l’altra, tutte insieme seguendo un filo logico rigoroso ed inserite in un soddisfacente sfruttamento dello spazio espositivo.
Questo, in sintesi, è avvenuto in occasione della presentazione di un centinaio di foto nella sede della Misericordia di Alghero in via Giovanni XXIII, complesso architettonico situato appena fuori da quel centro storico, così ben illustrato nel bianco e nero delle lastre o delle pellicole fotografiche di altri tempi. L’iniziativa è stata del dottor Mario Sari, presidente della Misericordia, la proposta culturale della signora Rosanna Pais, la collaborazione esecutiva del personale della biblioteca, la consulenza storica di Enrico Valsecchi, ma ancora più importante è stata l’adesione di tutti i confratelli della Misericordia, sodalizio che con il nome di Arciconfraternita del Gonfalone della Misericordia ha iniziato ad operare dal secolo XIV, collegato all’Arciconfraternita Romana della Beata Vergine della Misericordia e insieme all’Arciconfraternita dell’Orazione e Morte.
La mostra fotografica di cui si tratta è il frutto di diversi mesi di lavoro dei bibliotecari che volontariamente hanno raccolto il materiale, lo hanno selezionato in base alla qualità dell’immagine, schedato secondo criteri di autenticità, controllato storicamente, descritto nelle apposite didascalie e infine montato in perfetto ordine sui telai espositivi di cui è dotata la bella ed efficiente biblioteca della Fraternita. A un buon progetto deve corrispondere una buona risposta da parte del pubblico e così è stato. Sin dal giorno dell’inaugurazione il pubblico ha iniziato ad affollare la sala espositiva in misura superiore alle più rosee aspettative. Il successo dell’esposizione si è ripetuto nei giorni seguenti al punto che si dovuta rinviare di due giorni la chiusura per le numerose richieste di visita. Della validità della mostra fa fede quanto è attestato dal registro delle firme e dai giudici positivi che molti visitatori hanno voluto esprimere.
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