red
2 gennaio 2005
Villa Certosa davanti alla Corte Costituzionale
Le associazioni ecologiste Amici della Terra e Gruppo d´Intervento Giuridico plaudono all´iniziativa della Procura della Repubblica di Tempio Pausania di ricorrere alla Corte costituzionale, alla quale invieranno in merito una specifica memoria con le ragioni di fatto e di diritto che indicano nella vicenda dei lavori di Villa Certosa una mera ipotesi di lavori di interesse privato e nient´altro
ROMA - Continua a permanere spontanea la domanda: perchè gli "illustri ospiti" non vengono ospitati in strutture già sicure di proprietà dello Stato? Chi obbliga il Presidente del Consiglio ad ospitare personalità internazionali a casa sua? Tutto questo non può essere un alibi per aggirare le norme di tutela costiera! Le recenti dichiarazioni del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio on. Letta di conferma del "segreto di Stato" (posto con decreto del Ministro dell´Interno, il sardo on. Pisanu, n. 1004/110-1158 del 6 maggio 2004) sui lavori della Villa Certosa (Olbia) in uso al Presidente del Consiglio dei Ministri on. Silvio Berlusconi dimostrano come, in questo Paese, l´ambiente ed il diritto siano trattati nella maniera più spudorata. La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Tempio Pausania ha comunicato di voler sollevare conflitto di attribuzione fra poteri dello Stato davanti alla Corte costituzionale in relazione al diniego di accesso alla Villa Certosa di Porto Rotondo nell´ambito del procedimento penale n. 2550/04. Com´è noto, infatti, sull´intera vicenda dei "lavori" (tunnel - approdo segreto, anfiteatro, "selva" di cactus e quant´altro, con un qualche coinvolgimento nella progettazione del Ministro delle infrastrutture on. Pietro Lunardi.) svolti nell´augusta Villa, elevata quasi a "residenza di interesse internazionale" dopo i soggiorni dei leader mondiali Putin e Blair, è stato posto il "segreto di Stato". Non si può quindi sapere se sono stati autorizzati o meno e smentire - con carte alla mano - che vi siano volgari abusi edilizi.
Le associazioni ecologiste Amici della Terra e Gruppo d´Intervento Giuridico hanno inviato in merito ai lavori segnalati due (6 e 26 maggio 2004) puntuali richiesta di informazioni a carattere ambientale ed opportuni interventi alle amministrazioni pubbliche ed alla Procura della Repubblica di Tempio Pausania riguardo la verifica di liceità dei lavori e del ruolo del Ministro Lunardi, in qualche modo artefice del tunnel, ai fini dell´eventuale sussistenza degli estremi di reato dell´abuso d´ufficio (art. 323 cod. pen.).
Le associazioni ecologiste Amici della Terra e Gruppo d´Intervento Giuridico plaudono all´iniziativa della Procura della Repubblica di Tempio Pausania di ricorrere alla Corte costituzionale, alla quale invieranno in merito una specifica memoria con le ragioni di fatto e di diritto che indicano nella vicenda dei lavori di Villa Certosa una mera ipotesi di lavori di interesse privato e nient´altro. Confermano, inoltre, che attiveranno ogni ulteriore strumento giuridico per sanzionare e rimuovere quelle che a tutti gli effetti sono e rimangono "opere di interesse privato" in una "residenza privata", in palese spregio di ogni esigenza di salvaguardia costiera.
foto: Silvio Berlusconi
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