red
30 dicembre 2004
Villa Certosa, la vergogna del segreto di stato
Non ci sarà alcuna ispezione a Villa Certosa, come chiesto dalla procura della Repubblica di Tempio Pausania ed il governo conferma il segreto di stato sulla residenza in Sardegna del presidente del consiglio Silvio Berlusconi
ROMA - E´ incredibile come sia facile prendere in giro i sardi. Anche questa volta sembra che qualcuno ci sia riuscito. La nuova farsa riguarda l’ oramai triste vicenda di Villa Certosa. La Procura della Repubblica di Tempio Pausania dovrà rassegnarsi: nella villa del premier non ci sarà nessuna ispezione. I Giudici avevano ordinato due ispezioni per far luce su eventuali irregolarità nello svolgimento della "grande opera" realizzata dal Cavaliere. Ma una lettera, scritta dal sottosegretario alla presidenza del consiglio Gianni Letta, il presidente della camera Pierferdinando Casini ha informato gli italiani, e i sardi, che: «con atto del 5 novembre ultimo scorso, il procuratore della Repubblica presso il tribunale di Tempio Pausania ha chiesto la conferma dell´effettiva ricorrenza del segreto di Stato sull´area in località Punta della Volpe detta Villa la Certosa. Delicati profili di opportunità, legati alla circostanza che la questione attiene a provvedimenti concernenti misure per la protezione e sicurezza del presidente del Consiglio, hanno indotto lo stesso ad affidare allo scrivente ogni valutazione sulla ricorrenza del segreto di Stato e sull´eventuale adozione dei conseguenti provvedimenti. Cio´ premesso comunico di aver confermato il segreto di Stato posto nel corso del procedimento penale n. 2550/04 M.21 in relazione a due decreti di "ispezione dei luoghi" afferenti all´area in questione, emessi dalla procura della Repubblica presso il tribunale di Tempio Pausania».
In poche parole viene confermato che non ci sarà alcuna ispezione a Villa Certosa, come chiesto dalla procura della Repubblica di Tempio Pausania e che il governo conferma il segreto di stato sulla residenza in Sardegna del presidente del consiglio Silvio Berlusconi, perché la villa è per il premier una "sede alternativa di massima sicurezza", quindi inaccessibile a qualsiasi giudice e militare non autorizzato.
«Poiché non pare ricorrano le condizioni richieste dalla legge- ha affermato a proposito l´assessore all´Urbanistica Gianvalerio Sanna - il segreto di stato è in conflitto con il principio della trasparenza degli atti amministrativi. Non risulta alla giurisprudenza corrente che il segreto di stato possa attenere ad un bene privato, né risulta che nel caso in questione si possa parlare di sede istituzionale o sede stabile del Consiglio dei ministri». Ed infine è doveroso aggiungere che i finanziamenti per la realizzazione della dimora estiva del Premier, anzi " della sede alternativa di massima sicurezza" che prevede un laghetto ed un anfiteatro di 400 posti, oltre il famoso tunnel che porta dal mare direttamente nelle stanze abitabili, verranno reperiti nella finanziaria 2005, votata ed approvata dal parlamento, che dunque al suo interno avrà un capitolato dedicato a Villa Certosa.
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