Red
8 settembre 2010
Sviluppo economico: Banda larga e progetti innovativi
Nuove opportunità per la Sardegna. Nel corso dell’incontro presieduto dal Sottosegretario Stefano Saglia si è parlato anche di politica industriale
CAGLIARI - Il progetto per lo sviluppo della banda larga quale strumento essenziale per lo sviluppo economico, accompagnato da un programma di interventi infrastrutturali nelle aree sottoutilizzate, necessari per facilitare l’adeguamento delle reti di comunicazione è uno dei argomenti affrontati oggi nella Sede Stabile di Concertazione, riunitasi presso il Ministero dello Sviluppo Economico, e presieduta dal Sottosegretario Stefano Saglia.
«Realizzare una società basata sulla conoscenza attraverso la diffusione delle infrastrutture e dei servizi di telecomunicazione è una delle priorità della Giunta Cappellacci - ha detto l’assessore dell’Industria Sandro Angioni, che ha rappresentato al Ministero la regione Sardegna - poiché il miglioramento della rete è un passo importante per favorire una rapida ripresa economica».
Nel corso dell’incontro si è parlato anche di politica industriale, che - è stato ribadito - il Governo intende basare sulla concertazione. «Vogliamo condividere con le regioni la politica industriale - ha sottolineato il direttore generale del Ministero Andrea Bianchi - puntando non più su interventi a pioggia, ma su azioni mirate alla creazione di reti di innovazione».
Si tratta - ha spiegato il dirigente - di progetti d’innovazione industriale (PII) che, a partire dagli obiettivi produttivi individuati dal Governo, mirano a rafforzare la competitività del paese e a favorire lo sviluppo di prodotti e servizi ad alto contenuto di innovazione in aree strategiche per il Paese: in particolare l’efficienza energetica, la mobilità sostenibile, le nuove tecnologie per la vita e per i beni culturali, nonché le tecnologie innovative per il made in Italy. Per la Sardegna, sarà rilanciato il progetto Fenice, fortemente voluto dalla Confindustria Sardegna Centrale, che interessa le aree industriali di Siniscola, Tortolì-Arbatax, Nuoro, Ottana, Macomer e Oristano.
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