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Red 25 agosto 2010
La Torres ricorda Franco Lovati
A Sassari era stato soprannominato subito “tirighetto” (lucertola) per la sua velocità nei movimenti. Alla famiglia va il grande abbraccio, senza tempo, della Torres
La Torres ricorda Franco Lovati

SASSARI - Ci sono giocatori che sanno di aver fatto parte di una storia sportiva, anche se solo per una stagione. Atleti di altri tempi che hanno legato il ricordo di un’isola lontana alla gente di Sassari, ad un vecchio stadio in ristrutturazione, ad un anno di gloria calcistica. Ragazzi del dopoguerra con i pantaloncini e la maglia a righe rosse e blu, poi divenuti adulti e che, a distanza di 50 anni, ogni domenica sera, chiedono ancora ai loro nipoti “cosa ha fatto la Torres?”.

E’ il caso di Franco Lovati, attaccante, classe 1926, scomparso il 22 agosto scorso. Proveniente dal Lecco, nella stagione 1951/52 collezionò 29 presenze e ben 14 gol. A Sassari era stato soprannominato subito “tirighetto” (lucertola) per la sua velocità nei movimenti. Con lui in quella squadra, allenata da Ermanno Latella, c’erano gli esperti Leonardo Campus, Vanni Sanna, Umberto Serradimigni, e i nuovi arrivi, Francesco Orecchioni, Giovanni di Pasquale, Giovanni Massone. Una squadra capace di rifilare sette gol al Formia e nove al Frascati, per arrivare terza nel girone I sardo-laziale, piazzamento che regalò la promozione in IV serie.

Un successo cui contribuì anche Lovati. In quegli stessi anni nei quali potevano partire i lavori allo stadio Acquedotto, con le nuove tribune, un impianto di drenaggio del campo, la pista di atletica, completati solo nel ’53. Data importante, in cui si festeggia il mezzo secolo di vita del sodalizio rossoblù. Sul campo, però, la stagione 1952/53 è di transizione per la Torres, solo 8 presenze per Lovati, e un quarto posto finale considerato fin troppo modesto, tanto da costare la panchina al tecnico.

Anche per Lovati arriva l’addio, alla città di Sassari e alla squadra. Con la moglie e la figlia di due anni, che tutti chiamavano “tirighettina”, torna a casa, senza però smettere di interessarsi di sport. La Torres oggi lo vuole ricordare con affetto perché lui stesso, - racconta il nipote Federico - portava la Torres orgogliosamente nel cuore, nonostante le altre numerose maglie indossate in carriera e una vita trascorsa altrove. A Federico e alla famiglia di Franco Lovati va il grande abbraccio, senza tempo, della Torres.

Nella foto la Torres stagione 51/52 da sinistra in piedi: Latella (allenatore), Massone, Campus, Di Pasquale, Sanna, Serradimigni, Gnocchi. In basso: Putinati, Lovati, Isoni, Orecchioni, Maggi



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