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S.A. 3 agosto 2010
Sant´Igori, sigilli a Porto Conte: Rabbia per 247 famiglie
Mercoledì 4 agosto, nel campeggio di Sant'Igori, sulla strada di Capo Caccia scatterà l´esecuzione del decreto di sequestro preventivo. I soci chiedono una proroga sino a fine mese per le operazioni di sgombero
Sant´Igori, sigilli a Porto Conte: Rabbia per 247 famiglie

ALGHERO – «Una proroga “comprensiva” per tutto il mese di agosto all’ingiunzione del Tribunale di Sassari di esecuzione di sequestro preventivo». La richiesta arriva dai 247 soci che stazionano nel campeggio di Sant’Igori, a poche centinaia di metri dalla spiaggia di Mugoni, che in data mercoledì 4 agosto sarà sottoposto a sequestro prevenivo. L’area di 6 ettari nella strada di Capo Caccia ha un procedimento giudiziario in corso per lottizzazione abusiva «ma non è uno stabile residenziale e non esiste nessun atto di compravendita – si difendono i campeggiatori che puntualizzano - nonostante ciò non vogliamo intralciare il lavoro della magistratura che farà il suo corso».

«Chiediamo solo - spiegano - di poter trascorrere questi ultimi giorni fino all’esodo spontaneo che ci sarà nelle ultime giornate del mese in corso». Il trasferimento “forzato” darà luogo ad «una protesta pacifica – tengono a sottolineare, ma risoluta nella richiesta di un breve slittamento a fine mese», per consentire ai vacanzieri, in particolare i non residenti in Sardegna (circa un terzo), di far rientro nelle proprie città senza stravolgere le date di partenza programmate, certamente non facili da sostituire ad agosto.

Quella di Sant’Igori è una storia che nasce nel 1982 con l’acquisizione da parte della società Libertourist s.r.l. di un’area, «lasciata nella disponibilità dei soci durante il periodo estivo - spiega Luciano Rusani, il custode in carica da 26 anni - in base alla delibera del 1983 firmata dal Commissario Prefettizio di Alghero, che vietava il campeggio libero salvo che ai proprietari». Nel tempo è stata coinvolta in tre processi per abusi edilizi, tutti caduti in prescrizione. Ora, un ultimo procedimento per lottizzazione abusiva, dal quale la società dovrà difendersi, e il decreto di sequestro preventivo con avviso di sgombero fissato nella giornata di domani.

Sant’Igori, almeno sino ad una sentenza definitiva che chiarirà la situazione sull’intera area, diventerà una sorta di campeggio fantasma, con attività da interrompere per chi le svolge e ci ha affidato le proprie fortune, o disgrazie in questo caso. Disgrazie, legate spesso agli incendi che ogni anno puntualmente interessano la zona e che grazie ad un controllo costante diurno e notturno ha evitato il peggio. «L'ultimo dei tanti - ricorda Rusani - è stato appiccato a ferragosto dell'anno passato, l'ultimo di una lunga serie che abbiamo evitato mettendoci in prima linea e dando a disposizione il nostro impianto idrico ai soccorsi dei Vigili del Fuoco».

Nella foto: l'ingresso del campeggio a Porto Conte



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