SASSARI - Sarà anche Vicino Oriente, ma in realtà è una trasferta lunghissima quella che attende la Verde Vita nel secondo turno della Winners' Cup: il Bney Herzeliya di Tel Aviv. La sfida contro le israeliane è inedita per la squadra sassarese, che del resto nelle cinque precedenti stagioni era impegnata nella Champions League. Quest'anno invece Carmen Onnis e compagne affrontano la Coppa delle Coppe quali detentrici della Coppa Italia (hanno vinto anche la Supercoppa Italiana) e sperano di passare il turno.

Finora la formazione israeliana è stata eliminata subito dalle competizioni europee: due volte dalla Coppa delle Coppe e nelle ultime due stagioni dalla Coppa EHF. In ogni caso il Tel Aviv si è rinforzato e appare meno malleabile. Qualora la Verde Vita dovesse superare il turno affronterà un altra trasferta lunga: l'avversaria è il Rostov Don, squadra russa che Sassari ha già affrontato nel terzo turno della Coppa EHF della stagione 2005/2006. Finì con due sconfitte: 27-23 e 30-25.
Intanto la Verde Vita si è garantita l'organizzazione dell'Handball Trophy, il torneo che apre da qualche anno la stagione agonistica di pallamano.

Dal 16 al 18 settembre il Pala Santoru di Sassari ospiterà cinque squadre della massima serie (manca il Vigasio che ha rinunciato), vale a dire Salerno (campione d'Italia), Teramo (vice campione), Messina, la ripescata Nuoro e naturalmente le padrone di casa allenate da Koka Milatovic. Sarà l'occasione per capire il valore della Verde Vita, che è
detentrice del trofeo, e anche quello delle avversarie di un campionato, che ridotto dalle rinunce di Bancole e Ferrara si preannuncia ancora più incerto.

Foto d'archivio