Luigi Coppola
12 dicembre 2004
Calcio a 5, strenna natalizia per l’Alguer
Sconfitto il Cagliari 2000 nell’ultimo match casalingo dell’anno
ALGHERO – La squadra che tutti volevano: dal mister ai tifosi, dal presidente agli stessi atleti. Cuore, grinta e passione. La tecnica già c’era. Nelle ultime gare per l’assenza dei risultati, l’armonia dello spogliatoio era calata, il rendimento pure, l’attaccamento alla maglia in forte crisi. Il punto di non ritorno era quasi superato all’indomani dell’ultima sconfitta interna col Trexenta. Processo a trecentosessanta gradi. Sotto accusa tutta la squadra: calciatori in evidente calo atletico, direzione tecnica in forte affanno, presidenza troppo distante dal rettangolo di gioco. Lo stesso allenatore, mister Gavino Toringo (in Sardegna pochissimi possono vantare la sua conoscenza calcistica e l’esperienza sulla panchina), nel lunedì nero, con gran senso di responsabilità aveva messo a disposizione le sue dimissioni, pur di sferzare la squadra dirottandola alla svolta. Ovviamente respinte, ed incassata la rinnovata fiducia della società, il mister ha letteralmente blindato lo spogliatoio. Allenamenti per tutti, parole negli occhi, disciplina matura e gioco di squadra. La svolta è iniziata venerdì quattro dicembre a Sanluri. In casa di uno squadrone pretendente al titolo, sembrava l’Alguer il padrone del campo. Cinque leoni catalani travolgevano i sanluresi, chiudendo addirittura il primo tempo in vantaggio sul tre ad uno. Nella ripresa, il ritorno dei padroni di casa, favorito dalla rimaneggiata formazione degli ospiti, riusciva nella rimonta per la vittoria finale. La reazione ed il gioco algherese avevano fatto ben sperare, tanto che l’allenatore cagliaritano a fine gara si era personalmente congratulato con Toringo, incredulo dell’ingrata classifica catalana.
Così che la sfida di venerdì dieci alla Cunetta con il Cagliari 2000, assumeva i toni da ultima spiaggia. Il lavoro è stato ripagato. La risposta del campo chiara, ha rassenerato i tifosi stretti intorno ai loro beniamini. Primi dieci minuti da leoni. I cagliaritani (arrivati in splendida divisa e bus GT sociali), confusi vanno sotto subito di due reti. E’ Massimo Serra, golden boy, ancora mattatore della partita. Saranno tre le sue reti realizzate, sei in due incontri disputati: una macchina da gol. Come sempre macina gioco in abbondanza l’Alguer, sbagliando troppo in fase realizzativi. Il portiere ospite sarà il migliore calciatore cagliaritano. Almeno tre, le reti sventate dai suoi interventi. Prendono coraggio gli ospiti che accorciano le distanze. L’Alguer è troppo determinato perché possa fallire l’appuntamento con i tre punti. E’ Adriano Bitti a marcare la terza rete e portarsi alla vetta dei capi cannonieri con undici gol all’attivo. Non mollano gli ospiti. Sfruttando anche l’assenza difensiva di A. Arena, tenuto precauzionalmente a riposo per i postumi di una botta al ginocchio destro, nel finale di tempo acciuffa il pareggio: tre a tre. Ripiomba il gelo sugli spalti. Sembra tornare la sindrome della beffa. Toringo si barrica nello spogliatoio. Non sappiamo cosa dice ai ragazzi. Sicuramente la carica data si consuma nella ripresa. Squadra rigenerata. Girano veloci tutti i cambi possibili. Uno due: capitano Angelo Bitti ed ancora M. Serra allunga sul cinque a tre. La tribunetta infiamma: salgono gli incitamenti. E’ il miglior momento. I catalani sbagliano gol già fatti. Su un cambio rocambolesco di punizione in favore dell’Alguer e stranamente ripassata dall’arbitro agli ospiti, per i tre secondi, arriva la quarta rete cagliaritana. Riprende la sofferenza in campo. Sino a pochi attimi dal fischio finale quando Fabio Cossu con una zampata fulminea, fissa il risultato finale sul sei a quattro. Una boccata d’ossigeno che premia tutto l’ambiente. I ragazzi hanno risposto nel modo migliore la fiducia dell’allenatore. Anche la giovanissima panchina con il vivaio ‘85/’87 (L. Casali, A. Buzzoni, L. Cossu, M. Russo), ha dato un apporto vitale. Rimangono molti problemi sui quali sarebbe opportuno un intervento della federazione. Non è pensabile continuare a giocare di venerdì quando le squadre sassaresi sono costrette a traversare tutta la Carlo Felice, spesso senza le condizioni minime di sicurezza e con le formazioni incomplete per gli impegni di lavoro dei giocatori. Sarebbe auspicabile migliorare la logistica degli incontri. Non è possibile che i calciatori in arrivo a Cagliari o ad Alghero debbano vagare in cerca del campo. Per ora si pensa a finire il 2004. Venerdì diciassette, ultimo match dell’anno ad Oristano. L’ultima certezza positiva: il 2005 inizierà con Alexander e Luis, i due gioielli colombiani.
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