Fabio Fogu
5 dicembre 2004
Ippoterapia, gare agonistiche per i giovani disabili
Esperti a confronto nel convegno “In sella, un sogno diventa realtà”. Il Comune di Alghero ha annunciato il finanziamento di un progetto di riabilitazione equestre per disabili e avvierà una collaborazione con il Club ippico Capuano
ALGHERO - «Chi può negare a questi ragazzi di fare ippica a livello agonistico?». Impossibile contraddire Alessandra Pes, responsabile del centro di riabilitazione equestre presso il club ippico Capuano. Uno dopo l’altro, in sella al cavallo, domenica mattina i giovani disabili, che da anni seguono i corsi di ippoterapia, hanno strappato gli applausi del folto pubblico presente al maneggio. E se da una parte le esibizioni hanno confermato la validità e gli ottimi risultati a cui può portare la rieducazione equestre, dall’altra hanno dato merito al lavoro dell’equipe che dal 1995 si è messa a disposizione dei portatori di handicap del territorio. L’ultima esibizione, nella nuova struttura al coperto del maneggio, è stata quella del cagliaritano Mauro Caredda, già campione italiano e punta di forza della nazionale italiana di ippica alle paraolimpiadi di Atene.
Ad applaudire le prestazioni di Caredda e degli altri giovani c’erano Antonello Muroni, assessore allo sport e alla pubblica istruzione e Francesco Carboni, assessore ai servizi sociali. Entrambi hanno preso parte anche alla conferenza (nella sala congressi della chiesa di San Francesco) che ha preceduto le esibizioni e hanno annunciato alcuni progetti del Comune di Alghero. «Dai primi mesi del 2005» ha informato Muroni «partirà un progetto di attività motoria per disabili, realizzato in collaborazione con il Club Capuano, che sarà orientato anche all’idroterapia e alla musicoterapica». Ma non sarà l’unica iniziativa del Comune e l’assessore Carboni ha confermato «il finanziamento di un progetto di riabilitazione equestre per disabili già inserito nel piano socio assistenziale». Nel corso del convegno, Adriana Cassini, fisiatra all’ospedale Niguarda di Milano e la neuropsichiatria infantile Anna Zene hanno sottolineato la necessità di accompagnare all’ippoterapia un’attenta valutazione medica e la stesura di un programma terapeutico personalizzato da poter verificare e aggiornare nel tempo. All’incontro hanno partecipato anche: il presidente della Fise (Federazione italiana sport equestri) Sardegna, Sechi, l’istruttore federale Aldo Corda, il presidente Fisd (Federazione italiana sport disabili) Sardegna, Paolo Caredda, e il medico veterinario Mauro Ardu, che ha ribadito l’importanza della scelta del cavallo da utilizzare nella riabilitazione equestre.
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