Red
6 maggio 2010
Sechi-Tedde è "Nomadi story"
Sondaggio Forum Nessun plauso da Alghero Viva Alghero dopo la richiesta del milione di euro per i Nomadi. La ricostruzione cronologica di Alghero Viva circa le drammatiche condizioni dei Rom nel campo di Fertilia
ALGHERO - Nessun plauso da Alghero Viva Alghero dopo la richiesta del milione di euro formulata da Marco Tedde all’Assessore alla Sanità Liori per i Nomadi: «richiesta sproporzionata e demagogica». «Piuttosto che chiedere nuovi fondi alla Regione, il Comune di Alghero dovrebbe spiegare agli algheresi e alla comunità Rom perché non sono mai stati utilizzati i finanziamenti già stanziati dalla Regione nelle scorse legislature per la realizzazione del campo sosta e transito».
E' uno dei punti sottolineati dal coordinamento politico del movimento cittadino che precisa come nel recente passato, «il Comune abbia colpevolmente scelto di perdere i finanziamenti assegnati perché non riusciva a trovare una area alternativa alla Fighera, luogo di dimora della comunità Rom, e ipotizzata dalle giunte di centro destra come zona di interventi e realizzazioni turistico-immobiliari».
Alghero Viva (per una doverosa e opportuna chiarezza in merito, precisano) ricostruisce la storia della comunità Rom in Alghero e degli interventi che le precedenti Amministrazioni comunali hanno cercato di attuare: durante la legislatura guidata da Carlo Sechi il Comune ottenne la concessione di un’area di 3000 mq in Regione Fighera da parte dell’ex Ersat, in cui si realizzò un campo sosta provvisorio.
Furono realizzate le case in legno in collaborazione con la Curia Vescovile e l’Associazione Primavera, e garantita la fornitura elettrica e idrica. Venne assicurato il ritiro dei rifiuti, la scolarizzazione dei minori, l’allestimento di mostre di artigianato, in collaborazione con l’Opera Nomadi rappresentata dall’amato e compianto Peppe Collu. Fu ottenuto dalla Regione Sardegna il finanziamento di 200milioni di lire per la realizzazione di un piccolo campo sosta e transito, su progetto predisposto e regalato all’Amministrazione Comunale dall’architetto Giovanni Oliva.
Nel frattempo il Consiglio Comunale deliberò la variazione al Piano Regolatore Generale, che individuò l’area assegnata dall’Ersat, adiacente al campo provvisorio, come zona ad attrezzature speciali, come previsto dalla legge regionale 9 marzo 1998 n.9 sulla Tutela dell’etnia e della cultura dei nomadi. La delibera seguì tutto il suo iter, senza opposizioni o osservazioni di alcuno, e fu approvata dall’Assessorato Regionale all’Urbanistica della Regione.
«E’ curioso osservare - precisa il coordinamento di Alghero Viva - che qualche amministratore che oggi chiede nuovi e spropositati contributi alla Regione per il campo nomadi, ieri votava contro i provvedimenti della Giunta Sechi, che se portati avanti con coerenza e serietà, avrebbero potuto contribuire a risolvere il problema». «Nel frattempo subentrò l’Amministrazione guidata dal Sindaco Baldino, che non concluse l’intervento, perdendo il finanziamento concesso e riaprendo l’iter della ricerca di una nuova area».
Per ritornare ai nostri giorni, la Giunta Soru, con deliberazione 44/23 del 06/08/2008 ha assegnato all’agenzia Laore la somma di 400mila euro per la bonifica dell’area in regione La Fighera. «Occorre pertanto intervenire con urgenza, garantendo alla comunità Rom un luogo attrezzato e provvisto di tutti i servizi utili ad una convivenza dignitosa e civile», conclude Alghero Viva. Nel frattempo è sufficente fare un giro nei pressi di Fertilia per vedere le condizioni dell'attuale campo, oppure sulla strada dei Due Mari, dove da più di un mese alcuni Rom hanno dato vita ad un campo provvisorio. E la "storia" continua, peccato che sia triste.
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