S.A.
16 aprile 2010
«Aggressione feroce ma no alla demagogia»
I consiglieri comunali del gruppo Verso il Pdl, Gianni Sau e Antonio Balzani, condannano con forza l´aggressione subita dai due fratelli di origine congolese ma escludono la matrice razzista e xenofoba

ALGHERO - «Un ennesimo atto figlio del grave disordine sociale in cui versiamo. L'aggressione però va assolutamente sdoganata sia da sigle partitiche che da eventuali movimenti che, seppur considerati "estremi", agiscono nel pieno rispetto della Costituzione e non ricorrono a tali vigliaccate». E' quanto hanno dichiarato i due consiglieri comunali del gruppo Verso il Pdl, Gianni Sau e Antonio Balzani, sull'episodio di cronaca che ha visto coinvolti i due fratelli algheresi (di origine congolese) aggrediti nella notte tra sabato e domenica da una banda di ragazzi.
«Invitiamo le sigle politiche ad evitare queste inutili strumentalizzazioni - hanno aggiunto i due esponenti di centro-destra -. Facciamo uno sforzo e stiamo veramente accanto alle famiglie dei ragazzi, che tra l’altro hanno dimostrato in questi anni di essersi completamente integrati nella nostra comunità». Sau e Balzani respingono qualsiasi demagogia e strumentalizzazione sull'episodio «di una ferocia inaudita, ma non si tratta di imboscata e tantomeno di razzismo».
«Quel sabato potevano trovare chiunque alle 6 del mattino a cui far del male - sostengono -. E' di questo che si tratta: di violenza, di mancanza di rispetto verso il prossimo. Questo modo di agire non ha nulla a che fare con gli ambienti della cosiddetta "destra storica". La Destra, può difendere temi quali famiglia naturale, patria, religione, ma i punti cardine sono ordine e disciplina; ecco, ordine non è paragonabile allo stare in giro ubriachi alle 6 del mattino e sperare in incontri casuali per sfogare la rabbia accumulata».
«Noi non vogliamo condannare nessuno - concludono i due consiglieri comunali - ma poniamo il problema sociale di disagio, invitiamo le forze moderate perché ci si sieda attorno a un tavolo. Chiediamo che alcuni partiti non rimangano su posizioni ferme solo per il mero odio ideologico che li attanaglia e che ancora oggi ci costringe a catalogare le persone in buone o cattive a seconda della fazione cui appartengono; questi gesti vanno assolutamente condannati e isolati, non portati come cavallo di battaglia ai vari appuntamenti elettorali, soprattutto quando non v'è dietro alcuna "matrice" politica».
Nella foto: Gianni Sau e Antonio Balzani
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