Red
23 febbraio 2010
Tutti d´accordo: Regione reintegri fondi disabili
È la richiesta forte e decisa emersa durante il dibattito organizzato dall’associazione un’Isola e tenutosi lunedì scorso ad Alghero, al quale hanno partecipato oltre 200 persone attente e preoccupate
ALGHERO - La Regione reintegri immediatamente i fondi per i piani personalizzati della legge 162 per le persone con disabilità gravi. È la richiesta forte e decisa emersa durante il dibattito organizzato dall’associazione un’Isola e tenutosi lunedì scorso ad Alghero, al quale hanno partecipato oltre 200 persone attente e preoccupate: stavolta sono tutti d'accordo, amministratori locali, associazioni che si occupano di assistenza ai disabili e agli anziani, operatori sociali e famiglie.
Alla presenza degli assessori comunali dei servizi sociali di Alghero e Sassari, Maria Grazia Salaris e Cecilia Sechi, della presidente dell’associazione Pensiero Felice Onlus Ombretta Armani e del capogruppo Pd in Consiglio regionale Mario Bruno, si è discusso dell’applicazione in Sardegna della legge 162, un provvedimento per molti aspetti controverso, da riformare, ma che ancora rappresenta l’unico strumento utile per garantire assistenza personalizzata alle persone con disabilità gravi e agli anziani non autosufficienti.
I piani finanziati con i fondi della legge 162 sono aumentati costantemente negli ultimi anni - nel 2009 ne sono stati finanziati 19.710 con risorse pari a 91.919.557 euro, nel 2000 soltanto 123 a fronte di una spesa di 1.337.964 euro - e costituiscono una parte importante della politica di assistenza sociale esercitata dai Comuni. Ma i tagli di mille euro per ciascun piano recentemente deliberati dalla Regione (in maniera univoca e senza alcuna concertazione, hanno denunciato gli amministratori presenti) ne mortificano il senso e l’operatività, con il risultato finale di lasciare alle sole famiglie il peso della gestione di situazioni difficili e spesso impossibili.
L’altro lato della medaglia riguarda gli operatori sociali, che si sono visti dimezzare le ore di lavoro e di conseguenza gli stipendi. La posizione del consigliere regionale Mario Bruno è molto chiara: «È inaccettabile apprendere che la Giunta regionale intende acquistare immobili da destinare ad uffici per centinaia di milioni di euro dopo aver motivato i tagli alla 162 con la mancanza di fondi - ha detto - le politiche sociali devono costituire la priorità, i diritti delle persone con disabilità devono precedere ogni altra destinazione di risorse».
La Regione deve impegnarsi a trovare i fondi necessari per finanziare interamente tutti i piani, per gli amministratori presenti al dibattito non c’è altra soluzione. I Comuni, le associazioni, le forze di minoranza in Consiglio regionale sono pronti ad assicurare la massima disponibilità al confronto finalizzato a una migliore applicazione della legge o all’elaborazione di nuovi strumenti più mirati, ma nell’immediato è necessario fronteggiare l’emergenza.
Nella foto: un momento dell'incontro di Alghero
|