Sergio Ortu
6 novembre 2004
Gli esuli giuliano-dalmati criticano la trasmissione “Linea Blu”
Durante la trasmissione si faceva riferimento ai disagi sofferti nel corso dell’integrazione con i sardi e algheresi. Gli intervenuti al dibattito non sono dello stesso avviso
Sembra non sia piaciuta molto, a diversi abitanti di Fertilia ed in particolare a diversi anziani esuli giuliano-dalmati, la puntata della nota trasmissione di Raiuno “Linea blu” dedicata alla borgata e alla storia dell’esodo dei profughi giunti nella borgata. Nei giorni scorsi infatti è stata organizzata una riunione dibattito dall’Ente Giuliano di Sardegna presieduto dal prof. Fabio Mura, per fare il punto sulle testimonianze rilasciate nel corso della trasmissione. All’incontro al quale hanno partecipato diversi profughi, i figli e anche diversi giovani si è dibattuto in particolare sull’accento posto nelle testimonianze rilasciate durante la trasmissione, nelle quali si faceva riferimento ai disagi sofferti nel corso dell’integrazione con i sardi e algheresi. Gli intervenuti al dibattito non si sono dimostrati dello stesso avviso segnalando che la Sardegna e la città di Alghero si sono dimostrati ospitali con i profughi. Tanto è vero che sulla stele di San Marco, esiste una iscrizione che riporta le seguenti parole: “Qui nel 1947 la Sardegna accolse fraternamente gli esuli dell’Istria, Fiume e della Dalmazia.” Altra questione fortemente dibattuta è stata l’organizzazione della trasmissione. La Produzione e redazione di Linea Blu infatti non avrebbe comunicato o quanto meno contattato per la puntata l’E.g.i.s., il Comitato di Quartiere ne tanto meno coinvolto l’Amministrazione Comunale. Solo così, si è sostenuto nel corso del dibattito si sarebbe avuta una più oggettiva informazione dei fatti del ’47. Alla fine della riunione il presidente dell’EGIS Fabio Mura è stato incaricato dall’assemblea di manifestare il senso di disagio e critica sulla non corretta informazione trasmessa durante la trasmissione, alla Redazione di Raiuno e alla Redazione e produzione della trasmissione “Linea Blu” che a questo punto non sarebbe male se riprendesse l’argomento intervistando qualcun altro della borgata.
|