«Il Centrodestra regionale affossa il reintegro, ora quello algherese passi dalle parole ai fatti», richiede il capogruppo consiliare di Alghero Viva. Occhi puntati sulla mozione presentata in Consiglio comunale
ALGHERO - «E’ sconcertante la notizia della bocciatura della mozione regionale sull’integrazione dei fondi della legge 162». Questo il primo commento di Valdo di Nolfo, consigliere comunale di Alghero Viva, all’indomani della scelta della Maggioranza regionale di Centrodestra, di non accogliere la
richiesta avanzata a Cagliari dalle opposizioni.
La richiesta, come spiega Di Nolfo, mirava «a salvaguardare il livello essenziale di assistenza sociale per i 28.321 sardi in situazione di handicap grave aventi diritto ai finanziamenti dei progetti personalizzati, attraverso il reintegro del taglio di mille euro per ciascun progetto», da effettuarsi nella manovra economica collegata alla finanziaria 2010.
Come ricorda il capogruppo consiliare Valdo Di Nolfo, per quanto riguarda Alghero, la scelta della Giunta Cappellacci e della Maggioranza di Centrodestra, toccherà quasi 500 disabili e molti operatori del territorio, per questa ragione le associazioni di volontariato da due mesi portano avanti la propria lotta, «e a poco sono valse rassicurazioni e prese di posizione da parte del Sindaco e della delegata ai Servizi Sociali».
Di Nolfo chiede che alle parole seguano i fatti e chiede che venga discussa con urgenza la
mozione a favore dei disabili e delle loro famiglie: «Sono stanco di vedere, da parte di chi governa, lacrime di coccodrillo e sentire parole al vento, soprattutto sulla testa dei più deboli, vedi la speculazione economica su Villa Segni. Sono primo firmatario di una proposta consiliare che impegna il sindaco Tedde ad anticipare subito i fondi della 162 e ad integrarli con risorse proprie dell’Amministrazione, sarà quello il momento per Tedde, Salaris e compagni per passare dalle parole ai fatti». /
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Nella foto: Valdo Di Nolfo, capogruppo consiliare di Alghero Viva, e l'assessore ai Servizi Sociali Maria Grazia Salaris