Red
2 febbraio 2010
Conferma tagli per 28mila disabili
Bocciata per soli quattro voti la mozione contro i tagli di 1.000 euro ai piani personalizzati della legge 162. Continua la lotta in consiglio regionale. Le dichiarazioni di Mario Bruno e Marco Espa
ALGHERO - Bocciata per soli quattro voti la mozione contro i tagli di 1.000 euro ai piani personalizzati della legge 162, presentata dai consiglieri di centrosinistra in consiglio regionale. «Perseveriamo nella battaglia - annunciano Bruno ed Espa - ovvero reintegrare i 1.000 euro per ogni famiglia e per ogni persona con disabilità, perché è un diritto». Sarebbe vergognoso: che si tagli su quello che si vuole ma non sui diritti essenziali dei cittadini sardi più vulnerabili, sostengono i due politici.
Solo per fare un esempio: all'interno dei 28 mila progetti approvati e tagliati, compaiono 337 bambini con disabilità gravissima al di sotto dei 6 anni ai quali sono stati tolti 1.000 euro; 207 gravissimi dai 7 ai 10 anni; 202 da 11 a 14 anni; 199 da 15 a 18 anni; insomma circa 1.000 bambine e bambini sardi con disabilità grave che hanno subito il taglio di 1.000 euro ai loro progetti personalizzati, e si parla solo dei più gravi, quelli nella fascia alta della graduatoria.
«Non molleremo, perseveriamo nella battaglia perché siano integrati i 1.000 euro per i progetti personalizzati della 162. Non smetteremo di sottolinearlo instacabilmente ad ogni riunione consiliare. Già pronto l'emendamento per il reintegro dei fondi da utilizzare alla prima legge disponibile». Sono queste le prime dichiarazioni di Marco Espa, relatore e primo firmatario della mozione del centrosinistra sui tagli ai progetti della 162 e di Mario Bruno, capogruppo regionale del Pd.
La legge fa risparmiare, è stato dimostrato ieri in aula; pensiamo solo per fare un esempio agli anziani: se dei 17.000 anziani che attualmente usufruiscono della legge 162, 1.700 dei più gravi, domani, visti i tagli, decidessero di essere portati in istituto, costerebbero alla Regione almeno 29 milioni di euro in più; se fossero 3.000 (solo il 17%) 50 milioni di euro. E non contiamo le spese a carico dei comuni.
Intervenire con il reintegro dei 28 milioni di euro significa investire meglio i fondi regionali, sostengono Espa e Bruno, e fare prevenzione rispetto al rischio reale di istituzionalizzazione, con costi da 4 a 10 volte maggiori per le casse regionali. E' scritto nella nostra mozione e l'abbiamo fortemente sostenuto ieri in aula, attaccano: vogliamo controlli. «Si chiede che i controlli siano attivati subito, ma contemporaneamente si intervenga sull’emergenza e si ripristino le risorse sottratte alle famiglie e alle persone con disabilità».
«Quella di ieri più che un atto di irresponsabilità è stata un’occasione persa per la maggioranza, su un argomento caro a tutti, dopo un dibattito in aula molto serio partecipato e importante: non hanno avuto il coraggio di dare un chiaro indirizzo alla Giunta. Se realmente la persona è al centro, come sostiene la maggioranza - concludono Espa e bruno - se fosse vero, allora passino ai fatti, questa è l'occasione. Cosi si sostiene la famiglia, cosi si sostiene il valore della vita, non votando contro».
Nella foto: la recente manifestazione a Cagliari dei disabili di Alghero
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